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Accreditamento strutture sanitarie e socio sanitarie, avviato il confronto sul nuovo regolamento


Saranno coinvolti nella certificazione anche altri settori come l’assistenza domiciliare e territoriale nonché i servizi offerti dal mondo della cooperazione sociale. Barberini: “Una novità importante per l’Umbria, che diventerebbe una delle poche regioni italiane ad applicare sistemi di valutazione in questi ambiti”

21 FEB - È iniziata ieri la fase partecipativa sul nuovo regolamento per l’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie operative in Umbria, preadottato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, con l’obiettivo di innalzare la qualità e la sicurezza dei servizi prestati, sia nel pubblico sia nel privato, a tutela della salute dei cittadini.
 
Il Regolamento è stato presentato nel corso di un incontro a Perugia ai soggetti coinvolti. “L’Umbria – ha detto Barberini – è stata una delle prime regioni italiane che ha creduto nell’istituto dell’accreditamento per migliorare e verificare la qualità dei servizi sanitari. Il percorso è iniziato nel 2002 e ha dato risultati positivi, ma il sistema utilizzato finora non è più adatto a rispondere alle nuove esigenze. È necessario alzare l’asticella, introducendo elementi di innovazione e adeguando il sistema sanitario umbro ai nuovi standard definiti al livello nazionale a tutela della salute dei cittadini”.
 
“Il nuovo regolamento – ha spiegato ancora l’assessore – si pone come strumento di garanzia dell’efficienza e della sicurezza delle prestazioni erogate nelle strutture socio-sanitarie pubbliche e private presenti in Umbria, chiamate a soddisfare determinati requisiti. L’obiettivo è innalzare i livelli qualitativi del servizio sanitario regionale, mettendo al centro non più gli adempimenti burocratici ma i bisogni reali delle persone per dare risposte più tempestive ed efficaci. Tale percorso s’inserisce nella volontà di costruire un nuovo modello di sanità umbra, più innovativo e vicino ai cittadini”.
 
Barberini ha anche annunciato che “sul versante dell’accreditamento, a garanzia della qualità delle prestazioni erogate, ci sarà spazio anche per altri settori come l’assistenza domiciliare e territoriale nonché per i servizi offerti dal mondo della cooperazione sociale, realtà finora mai interessate da procedure di certificazione: una novità importante per l’Umbria, che diventerebbe una delle poche regioni italiane ad applicare sistemi di valutazione in questi ambiti”.
 
L’assessore ha infine ricordato che “è in fase di approvazione definitiva il nuovo regolamento per l’accreditamento e l’autorizzazione dei servizi di trasporto sanitario, nonché la nuova disciplina per l’autorizzazione all’esercizio delle strutture sanitarie e socio-sanitarie”.

21 febbraio 2017
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