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Ottimizzare l’esposizione a radiazioni ionizzanti

04 GIU - Gentile Direttore,
la Fisica Medica in Regione Toscana si sta muovendo con impegno per poter adeguatamente rispondere ai dettami della nuova Direttiva 2013/59/Euratom, che l’Italia avrebbe dovuto recepire entro il 6 febbraio 2018, lavorando a stretto contatto con i colleghi medici, con particolare riferimento agli specialisti in radiodiagnostica, la sintonia con i quali rappresenta la chiave di volta per ottenere risultati utili per i pazienti garantendo allo stesso tempo la sicurezza agli operatori.

In particolare, l’esposizione del cristallino alle radiazioni ionizzanti rappresenta un punto cruciale. Infatti, da febbraio 2018 l’Italia vive in una condizione dicotomica con una legislazione nazionale che prevede dei limiti di dose al cristallino oramai obsoleti (150 mSv l’anno per i lavoratori), a fronte di una direttiva europea che ha aggiornato gli stessi limiti sulla base delle evidenze scientifiche degli ultimi decenni abbassandoli di oltre 7 volte (nuovi limiti 20 mSv/anno). Oltre ad augurarsi un rapido recepimento, è importante chiedersi come comportarsi nel frattempo.

Di questo si è parlato in occasione del convegno dal titolo “Valutazione della dose al cristallino alla luce della Direttiva 2013/59/Euratom”, svoltosi il 31 maggio scorso presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, coordinato da Adriana Taddeucci, Fisico Specialista in Fisica Medica, col patrocinio  dell’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM).

Molte sono le iniziative attivate dai fisici medici in Regione Toscana in funzione di quanto previsto dalla Direttiva Euratom, a partire dal monitoraggio dosimetrico multicentrico del cristallino rivolto agli operatori più esposti, passando per la costituzione di gruppi di lavoro dedicati alla valutazione dei nuovi sistemi di misura della dose al cristallino, che prevedono grandezze operazionali ad oggi poco utilizzate. Al riguardo è emersa l’importanza di implementare sistemi dosimetrici accreditati che forniscano dati solidi anche dal punto di vista giuridico.

L’incontro è stato inoltre occasione per discutere della radioprotezione non solo degli operatori ma anche dei pazienti, sottolineando l’intrinseca inscindibilità di questi due aspetti della stessa disciplina. Infatti, ottimizzare le procedure, come previsto dalla legge e come messo in atto da fisici e medici nella pratica clinica, consente di ridurre l’esposizione sia del personale che dei pazienti.

Il convegno è andato esaurito come numero di partecipanti molto prima dello svolgimento, con grande soddisfazione della coordinatrice Adriana Taddeucci. Si sottolinea l’interesse e la sintonia di vedute sul tema presenti tra i fisici medici dell’AIFM della Regione Toscana, esplicitamente dimostrata dalle iniziative multicentriche ad oggi attive che coinvolgono più strutture di Fisica Sanitaria. Questo è di fondamentale importanza per i fisici medici in vista del recepimento della Direttiva Euratom, essendo la protezione dalle radiazioni ionizzanti materia che li vede coinvolti in prima linea assieme ai colleghi medici radiologi, questi ultimi responsabili per legge delle apparecchiature radiologiche.

Coordinamento AIFM Regione Toscana

04 giugno 2019
© Riproduzione riservata

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