Toscana. Ecco il testo della delibera sui tempi di attesa per i percorsi ambulatoriali
Agende di prenotazione elettroniche e distinte tra primo contatto e follow up. Rispetto dei tempi massimi di attesa e possibilità per le aziende di acquisire dai professionisti prestazioni in regime di intramoenia per assicurare l'erogazione dell'attività clinica o diagnostica nei tempi previsti. Questi i punti chiave della delibera approvata lo scorso 2 luglio dalla Giunta Toscana e di cui oggi pubblichiamo il testo. IL DOCUMENTO
17 LUG - La Regione Toscana continua la sua battaglia contro le liste d’attesa iniziata lo scorso maggio con la delibera per contenere i tempi di attesa per gli interventi chirurgici. Due settimane fa è stata la volta delle linee guida per le prestazioni ambulatoriali, di cui avevamo pubblicato a fine giugno
la bozza e che oggi pubblichiamo nella versione definitiva approvata dalla giunta lo scorso 2 luglio.
Anche in questo caso, come già per gli interventi chirurgici, la parola chiave è Gestione Operativa, una specifica funzione che dovrà essere attivata da tutte le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, e il cui compito principale dovrà essere quello di allineare alla domanda la capacità di erogare le prestazioni ambulatoriali, mediante l'analisi qualitativa e quantitativa della domanda stessa e la conseguente allocazione ottimale delle risorse.
E poi agende di prenotazione rigorosamente elettroniche, e distinte tra primo contatto e follow up; rispetto dei tempi massimi di attesa previsti dal Piano regionale governo liste di attesa e dal Piano nazionale; analisi della domanda e monitoraggio costante del rispetto dei tempi; possibilità per le aziende di acquisire dai professionisti prestazioni in regime di intramoenia per assicurare l'erogazione dell'attività clinica o diagnostica nei tempi previsti. E, ovviamente, un efficiente impiego delle risorse umane, tecnologiche e degli spazi fisici.
Le agende
Dovranno essere elettroniche e distinte in due tipologie:
- agenda di primo contatto o primo accesso, per gestire le prestazioni prescritte prevalentemente dai medici di famiglia e dai pediatri
- agenda di presa in carico o secondo accesso, per gestire le prestazioni richieste dal medico specialista per quei cittadini che, già conosciuti dal sistema, hanno la necessità di essere seguiti nel tempo, con certezza di programmazione dei tempi di erogazione.
La prenotazione delle agende avverrà secondo il criterio di scorrimento temporale senza soluzione di continuità.
I sistemi di prenotazione
L'accesso alla specialistica e diagnostica ambulatoriale deve essere facilitato, inserendo nuove modalità da affiancare alla prenotazione su sportello tradizionale e su call-center, potenziando i canali di prenotazione per via telematica di tipo Cup-Web, da affiancare alla prenotazione effettuata direttamente al momento della prescrizione.
A questo si aggiunge un sistema di help-desk attivo, che prenderà in carico le prenotazioni che non soddisfano il tempo d'attesa, che viene attivato in via sperimentale sulle classi di priorità U e B e, a seguire, esteso anche al codice D o per le prestazioni per le quali si manifestino criticità.
I tempi massimi di attesa per le prestazioni ambulatoriali
Le delibera stabilisce il tempo massimo di attesa, che dovrà essere garantito nel 95% dei casi per la classe di priorità D e nel 100% dei casi per le classi U e B:
- U (Urgente) da eseguire nel più breve tempo possibile, e comunque entro 72 ore;
- B (Breve), da eseguire entro 10 giorni;
- D (Differibile), da eseguire entro 30 giorni o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici.
Alle aziende sanitarie è inoltre indicata un'ulteriore modalità di intervento, l'accesso veloce senza tempo di attesa, in cui la prestazione viene erogata nel tempo della domanda stessa. Questa tipologia – attuata in alcune aziende per specialità come visite cardiologiche , ecografie, visite dermatologiche, senologiche, neurologiche, otorinolaringoiatriche ed altre ancora – ha dimostrato di essere sostenibile dal lato dell'offerta e di non produrre un aumento della domanda, la quale tende invece a diminuire.
E' in ogni caso necessario garantire al cittadino, entro il tempo massimo di 15 giorni una delle seguenti sette visite specialistiche: cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatrica.
- P (Programmata).
In assenza dell'indicazione del codice di priorità, la ricetta sarà gestita con classe di priorità D.
Gestione degli ambiti specialistici a maggiore criticità
Alle aziende è data indicazione di quantificare per le visite specialistiche ambulatoriali e diagnostiche il numero di prestazioni che l'operatore singolo o in équipe è in grado di svolgere durante il normale orario di lavoro. Questo obiettivo dovrà essere raggiunto entro il prossimo 30 settembre. Qualora l'azienda non riesca a soddisfare il diritto del cittadino ad avere le prestazioni entro il tempo massimo stabilito dalla delibera, si ricorrerà all'attività aggiuntiva da concertare con i dipendenti del sistema sanitario regionale allo scopo di far rientrare le liste di attesa nei tempi prestabiliti.
Per particolari ambiti specialistici a maggiore criticità (per esempio l'oncologia), l'indicazione della delibera alle aziende è quella di attivare percorsi e progettualità che consentano di assicurare l'erogazione dell'attività ambulatoriale clinica o diagnostica in esclusivo regime istituzionale, anche mediante l'acquisizione dai professionisti in regime di intramoenia di prestazioni di particolare rilevanza clinico assistenziale, attivando (con modalità da definire a livello aziendale in base ai dati di attività) ore di attività aggiuntiva, coinvolgendo sia la dirigenza medica sia i medici specialisti ambulatoriali convenzionati.
Per determinare i valori di questa attività aggiuntiva, stabilire le tariffe e dare uniformità a tutte le aziende, è pronto un accordo che verrà firmato a breve con le organizzazioni sindacali.
17 luglio 2018
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