La Relazione del ministero della Salute sul Piano nazionale di controllo Ogm. Ecco i risultati 2019
In Italia la presenza di Ogm autorizzati, negli alimenti, continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, su un totale di 707 campioni prelevati e analizzati la percentuale di quelli positivi è stata del 3,2%, con due soli campioni non conformi. LA RELAZIONE
12 GEN - Sul fronte dei controlli sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti, l’attenzione degli operatori del settore alimentare a tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito è stata in continua crescita, così come l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto. Nel 2019 la valutazione generale dei risultati è positiva e in linea con gli anni precedenti: su un totale di 707 campioni prelevati e analizzati la percentuale di quelli positivi è stata del 3,2%, con due campioni non conformi.
Dati che confermano come in Italia la presenza di Ogm autorizzati, negli alimenti, continui ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, le sole due non conformità sul mercato nazionale.
È quanto emerge dalla
Relazione sul Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm) negli alimenti, stilata dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli Ogm (Crogm) e l’Istituto superiore di sanità e relativo al 2019, anno che chiude il quinquennio di programmazione sul tema (2015-)2019.
Il Piano nazionale, ricorda il Ministero, rappresenta un utile strumento per il raggiungimento degli obiettivi in materia di sicurezza alimentare nel settore degli alimenti geneticamente modificati. Nel 2019 si conferma la costante e specifica attenzione che tutte le Regioni e Province Autonome e i soggetti coinvolti rivolgono all’attività di controllo ufficiale per il settore Ogm negli alimenti. L’attività all’importazione è rimasta praticamente stabile con 90 campionamenti effettuati, rispetto ai 92 effettuati nel 2018, dei quali nessuno non regolamentare.
In questo scenario un ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici. “È indubbio – scrive il Ministero – che la crescente complessità dell’offerta biotecnologica nel mercato agro-alimentare mondiale richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. A tal proposito, considerata la complessità del controllo analitico, l’attività dei laboratori diventa sempre più intensa, sia per la parte che riguarda la validazione dei metodi, sia per la parte esecutiva nell’ambito del controllo ufficiale. Va riconosciuto ai laboratori l’impegno che nel corso degli anni hanno dimostrato per ampliare il numero di prove accreditate per la ricerca di Ogm negli alimenti. Un impegno che per alcuni, però, ha prodotto un modesto incremento del numero di eventi ricercati, per altri non ha determinato cambiamenti sostanziali non contemplando ancora le prove quantitative tra le analisi che vengono effettuate”.
Infine, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2019, sul mercato italiano per i prodotti alimentari permane la situazione di rispetto dei requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando così l’informazione al consumatore.
12 gennaio 2021
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