Tubercolosi: 4.418 i casi accertati. Ma la diffusione è in calo (- 2,4%)
Pubblicato il Rapporto 2008 sulla Tbc nel nostro Paese. Calo nazionale ma incremento dei casi nel Nord Italia. Le Regioni più colpite in assoluto sono Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Pesa il dato degli immigrati che presentano un rischio di contrarre la malattia di 10-15 volte superiore agli italiani.
21 FEB - E’ stato pubblicato il Rapporto Tubercolosi 2008, nato dalla collaborazione tra l’Uffcio V Malattie infettive - Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna (che ha coordinato un progetto sulla sorveglianza della tubercolosi finanziato dal CCM-Ministero della salute). Il Rapporto contiene i dati attualmente disponibili a livello nazionale sulla tubercolosi, frutto delle diverse iniziative avviate: i dati di notifica dei casi di tubercolosi, le resistenze ai farmaci antitubercolari, il monitoraggio dell’esito del trattamento (solo per le Regioni che hanno avviato tale sistema), la co-infezione AIDS/TBC.
I dati si riferiscono al 2008, ma vengono presentati anche i trend relativi agli ultimi 50 anni con un approfondimento concernente l’ultimo decennio.
Ecco i risultati principali.
Casi di tubercolosi
* Nel 2008 sono stati noti?cati 4.418 casi di tubercolosi (TBC) in 19 Regioni e 2 Province autonome (P.A. Bolzano e P.A. Trento), con una diminuzione del 2,4% dei casi rispetto al 2007.
* 6 Regioni (Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Campania e Molise) e le Province autonome di Bolzano e Trento hanno notificato un maggior numero di casi rispetto al 2007.
* Le Regioni del nord nel 2008 hanno notificato un maggior numero di casi di TBC rispetto alla media decennale, al contrario delle Regioni del centro, del sud e delle isole in cui il trend sembra in diminuzione.
* Le Regioni del sud e delle isole nel 2008 notificano solo il 10% dei casi totali a livello nazionale.
* Il 73% dei casi totali notificati nel 2008 provengono da Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.
* Le province di Roma e di Milano notificano da sole il 25% dei casi totali notificati a livello nazionale nel 2008.
Incidenza di tubercolosi
* Le Regioni del sud e delle isole nel 2008 notificano solo il 10% dei casi totali a livello nazionale.
* Nel 2008 il tasso standardizzato di incidenza è diminuito da 7,85 a 7,66 per 100.000 residenti, con un decremento del 2,4% rispetto al 2007.
* Il tasso grezzo di incidenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, P.A di Bolzano e Lazio nel 2008 è stato superiore a 10 per 100.000 abitanti.
* Il tasso standardizzato medio di incidenza nell’ultimo decennio è stato di 9,6 per 100.000 residenti per i maschi e 5,9 per 100.000 residenti per le femmine.
* Nell’ultimo decennio si è osservata una progressiva diminuzione dell’incidenza negli ultrasessantacinquenni, un lieve e progressivo incremento negli ultimi tre anni nelle classi dai 15 ai 24 e dai 25 ai 64 anni, un aumento nella classe 0-14 anni nell’ultimo anno.
* La classe di età 0-14 anni è l’unica in cui l’incidenza nelle femmine risulta essere maggiore rispetto a quella nei maschi.
* Nel 2008 il tasso grezzo di incidenza è stato di 3,8 casi su 100.000 per i nati in Italia e di 50-60 casi su 100.000 per i nati all’estero.
* Negli ultimi anni l’incidenza di TBC polmonare sembra stabile e intorno ai 5-6 casi per 100.000 residenti.
* L’incidenza delle forme extrapolmonari, dopo un progressivo aumento nelle decadi precedenti, sembra stabilizzarsi negli ultimi anni intorno ai 2 casi per 100.000 abitanti.
TBC nelle persone nate all’estero
* Nell’ultima decade il numero di casi di TBC in persone nate all’estero è più che raddoppiato e la frequenza percentuale sui casi totali è vicina al 50%.
* In generale, nonostante l’incidenza si sia ridotta negli ultimi anni, la popolazione immigrata ha ancora un rischio relativo di andare incontro a TBC che è 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana.
* Quasi i due terzi dei casi di TBC in stranieri nel 2008 è stato notificato nel Nord Italia.
* Le classi di età maggiormente colpite sono tuttora quelle dei giovani adulti.
* Mentre sembra in costante diminuzione la proporzione di casi di TBC in persone provenienti dall’Africa, risultano in aumento i casi provenienti dall’Est europeo.
* La popolazione proveniente dalla Romania conta di gran lunga il maggior numero assoluto di casi di TBC (oltre 500), ma il tasso grezzo di incidenza è inferiore ai 100 casi per 100.000 (circa 80 casi), in ragione degli importanti flussi migratori dalla Romania in Italia.
* I dati di incidenza grezza per Paese di origine, pur essendo poco accurati per mancanza di informazioni certe sui denominatori, sembrano individuare 9 nazionalità a particolare rischio con tassi maggiori o intorno a 100 casi per 100.000 residenti: Etiopia, Pakistan, Senegal, Perù, India, Costa d’Avorio, Eritrea, Nigeria e Bangladesh.
* Fino al 2007 oltre il 50% dei casi di TBC in persone nate all’estero insorgeva entro i primi 2 anni dall’arrivo in Italia; nel 2008 questa proporzione è diminuita fino al 43%, mentre è aumentata la proporzione di casi insorti dopo 5 anni o più dall’arrivo (da circa il 29% a circa il 38%).
Mortalità
* Il tasso grezzo di mortalità per TBC nel 2006 era di 0,7 decessi per 100.000 residenti.
* Circa il 55% dei decessi totali per TBC si è verificato in maschi.
* L’84,5% dei decessi è avvenuto in ultrasessantacinquenni e il 18,9% in classi di età maggiori di 85 anni.
* Nello stesso anno, nella classe di età 25-44 anni si è verificato il 3,5% dei decessi e gli eventi letali al di sotto dei 25 anni sono molto rari.
Resistenze
* La percentuale di TBC multiresistente (MDR) nel 2008 è lievemente aumentata rispetto al 2007 attestandosi al 3,7% del totale dei ceppi analizzati.
* Tra i nuovi casi di TBC la percentuale di ceppi MDR è il 2,7% e dal 2004 è in lieve e costante aumento.
* Nel 2008, la distribuzione dei ceppi MDR mostra un picco nella classe di età 15-34 anni ove si concentra quasi il 50% di tutti i ceppi MDR isolati, mentre i casi di TBC non MDR interessano tutte le classi di età e soprattutto quelle maggiori di 55 anni.
Esito del trattamento
* Nel 2007 sette Regioni hanno partecipato alla sorveglianza degli esiti del trattamento: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto; non hanno partecipato Regioni del sud e delle isole.
* Negli ultimi 5 anni il numero di casi di TBC polmonare in cui è stato monitorato l’esito sono triplicati e globalmente la copertura nel 2006 è stata pari a circa il 90% dei casi notificati; nel 2007 si è registrato una riduzione della copertura ad 86,3%.
* Per la coorte di notifica del 2007, solo il 66,8% dei casi sorvegliati ha avuto un esito favorevole, ben distante dal target dell’85% raccomandato dall’OMS.
* Un quarto dei casi di TBC polmonare nel 2007 è stato perso al follow up, e la quota sale a quasi il 29% per la TBC escreato positiva, interessando in maggiore proporzione la popolazione di origine straniera, indicando la necessità di potenziare il “case holding” e il follow up delle persone trattate in questa fascia di popolazione.
TBC in AIDS
* Nell’ultimo decennio, mentre il numero totale di casi di AIDS è notevolmente diminuito per l’introduzione delle terapie antiretrovirali, in proporzione la percentuale di casi di AIDS diagnosticati per insorgenza di TBC è aumentata fino a raggiungere il 10% del totale dei casi di AIDS.
* Il numero assoluto di casi TBC/AIDS e la proporzione sul totale dei casi di AIDS variano notevolmente tra le Regioni, con maggiore concentrazione dei casi nelle Regioni più popolate.
* In Lombardia e nel Lazio si concentra oltre il 38% dei casi totali di TBC/AIDS notificati nel periodo dal 1999 al 2008.
* Ultimamente è aumentata in modo consistente la proporzione di casi di TBC/AIDS negli stranieri: nel 2007, il 70% di tutti i casi di TBC/AIDS era in persone straniere.
* In numeri assoluti, la popolazione straniera maggiormente colpita proviene dal continente africano, ma i tassi grezzi di incidenza indicano un aumentato rischio anche per stranieri provenienti dagli altri continenti.
* Si registrano valori assoluti molto bassi di TBC/AIDS e di AIDS in generale per il continente asiatico indicando un possibile deficit di diagnosi o di notifica per la popolazione proveniente dai Paesi di questo continente.
21 febbraio 2011
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Studi e Analisi