Rsa. Cisl Fnp Venezia: “Entro il 2030 solo in quelle veneziane serviranno ulteriori 800 posti letto per gli anziani”
di Endrius Salvalaggio
Sono usciti in questi giorni i risultati della ricerca commissionata da Fnp Veneto che mette in relazione la domanda di bisogno assistenziale, il reddito medio e l’offerta attuale di 52 Rsa provinciali. Dallo studio è emerso che nei prossimi anni nella sola provincia veneziana occorreranno 800 nuovi posti letto per gli anziani. Tina Cupani: “Non basta limitarsi a degli accreditamenti, bisogna investire in nuove strutture a regia pubblica che diano garanzie di un servizio adeguato ad uno standard qualitativo più elevato”. LO STUDIO
15 GIU -
Entro il 2030 nelle sole RSA veneziane serviranno altri 800 posti letto per gli anziani non autosufficienti, che in numeri assoluti significa passare dagli attuali 211.603 ai prossimi 247.440. Di questi, sempre secondo il recente studio commissionato da Cisl Fnp Venezia è emerso che per essere residenti in una Rsa costa ad ogni ospite mediamente circa 24mila euro, contro un reddito medio di 21.500 euro.
Sono questi i risultati principali della ricerca “Anziani, non autosufficienza e centri servizi”. Un approfondimento sulla città metropolitana, nell’ambito di un progetto di mappatura regionale dei centri servizi anziani in relazione alla domanda di bisogno assistenziale.
La ricerca, ha messo in relazione l’andamento demografico, la capacità reddituale degli anziani, la fotografia attuale della non autosufficienza e la mappatura delle Rsa (52 dai dati della Regione Veneto relativi al 2020, 35 nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima e 17 in quello dell’Ulss 4 Veneto orientale).
Il dato che è balzato all’occhio dal recente studio commissionato da Fnp Venezia, e che ha posto più di un interrogativo, è il numero di privatizzazioni delle strutture per anziani presenti in questo territorio.
“Dal 2016 al 2020 Venezia è stata la provincia del Veneto che ha fatto il salto maggiore verso il privato – illustra
Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto e reggente Fnp Venezia - passando da un’offerta del 56,9% dei posti letto ad un 63,8%, con un 6,9% ben superiore alla media regionale. E dei 484 nuovi posti letto previsti dai Piani di Zona 2023-2025, 3 su 4 verranno realizzati in strutture private”.
“Sembra quasi che la città metropolitana di Venezia – continua Cupani - sia diventata un terreno di conquista delle aziende private che hanno capito che i servizi per gli anziani, soprattutto non autosufficienti, sono un business in crescita, perché cresceranno i bisogni, mentre noi chiediamo, dov’è il pubblico? Dov’è la lungimiranza della Regione?”.
Sull’espansione del privato nella provincia di Venezia, Cisl Fnp avverte: “La Regione del Veneto non deve limitarsi a dare degli accreditamenti, ma di fare coesistere i due settori con una “regia” pubblica dove siano garantite forme di trasparenza e controllo che diano alle famiglie garanzia di un servizio adeguato ad uno standard qualitativo più elevato”.
Endrius Salvalaggio
15 giugno 2023
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