Il PNRR ha stanziato 280 milioni di euro per attivare almeno 600 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialogo con la rete dell’emergenza-urgenza.
E così Agenas, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, ambiente costruito e ingegneria delle costruzioni (ABC), Design & Health Lab del Politecnico di Milano, ha elaborato una serie di indicazioni nel nuovo Quaderno di Monitor "La Centrale Operativa Territoriale: dalla realizzazione all’attivazione". Obiettivo del documento è quello di supportare le Regioni e le Province Autonome nell’attivazione delle COT, rispettando l’autonomia organizzativa di ognuna di esse.
“Alla luce delle profonde trasformazioni in atto a livello dell’organizzazione dei servizi sanitari territoriali – si legge in una nota -, caratterizzata anche dalla costituzione di numerose nuove strutture su tutto il territorio nazionale con le risorse del PNRR, diviene prioritario definire indicazioni progettuali e funzionali per la corretta ed efficiente realizzazione delle Centrali Operative Territoriali”.
L’intento del documento è, dunque, quello di definire, sulla base delle normative esistenti, del quadro esigenziale dei servizi previsti e delle best practice presenti a livello nazionale ed internazionale (evidence based experience), indicazioni metaprogettuali e organizzative che possano supportare le direzioni strategiche, gli uffici tecnici e i progettisti nella programmazione, progettazione e attivazione delle nuove Centrali Operative Territoriali.
Il documento è diviso in due parti.
La Parte Prima di indirizzo per il Metaprogetto della Centrale Operativa Territoriale, si compone di 4 sezioni:
la prima riguardante le diverse tipologie di presidi sociosanitari territoriali all’interno del SSN, la loro funzione e l’inquadramento organizzativo delle Centrali Operative Territoriali;
la seconda che definisce i requisiti prestazionali che queste diverse strutture devono garantire in relazione agli obiettivi del PNRR;
la terza che affronta puntualmente le caratteristiche funzionali e architettoniche che le Centrali Operative Territoriali dovrebbero garantire;
la quarta conclusiva con tutti i riferimenti normativi e bibliografici.
La Parte Seconda è invece dedicata alle indicazioni per la definizione del modello organizzativo della Centrale Operativa Territoriale, si compone di 3 sezioni:
la prima riguardante la dimensione organizzativa;
la seconda definisce le caratteristiche tecnologiche della Centrale Operativa Territoriale;
la terza affronta infine gli aspetti giuridico-amministrativi relativi alla gestione dei dati personali e sanitari che la Centrale gestisce.