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Antibiotico resistenza. Report Oms-Ecdc: “Nella Regione europea causa 33 mila morti l’anno”


Pubblicato il primo rapporto congiunto sulla sorveglianza della resistenza antimicrobica in Europa dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa. “Il carico sanitario dell'AMR è paragonabile a quello dell'influenza, della tubercolosi e dell'HIV/AIDS messi insieme”. Inoltre “la resistenza agli antibiotici di ultima linea compromette anche l'efficacia di interventi medici salvavita come il trattamento del cancro e il trapianto di organi”. IL RAPPORTO

26 GEN - “Con oltre 670 000 infezioni batteriche resistenti ai farmaci che si verificano nella sola Ue e circa 33.000 persone che muoiono come diretta conseguenza di queste infezioni, il carico sanitario dell'AMR è paragonabile a quello dell'influenza, della tubercolosi e dell'HIV/AIDS messi insieme”.
Sono questi alcuni dei risultati presentati nel primo rapporto sulla sorveglianza della resistenza antimicrobica in Europa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa mostrano chiaramente che la resistenza antimicrobica è ampiamente diffusa nella regione europea dell'OMS.
 
“Sebbene la valutazione dell'esatta entità dell'AMR – si legge -  rimanga difficile in molti contesti, è evidente la presenza di specifici modelli di AMR in tutti gli ambienti clinici coperti dalle reti di sorveglianza”.
 
Elevate percentuali di resistenza alle cefalosporine e ai carbapenemi di terza generazione in K. pneumoniae e alte percentuali di Acinetobacter spp resistente ai carbapenemi destano preoccupazione n diversi paesi
 
Poiché i batteri resistenti agli antimicrobici non possono essere contenuti all'interno dei confini, questi risultati “sottolineano la necessità di un'azione concertata per combattere la resistenza antimicrobica in tutta la regione europea dell'OMS”.
 
La resistenza agli antibiotici di ultima linea, come la vancomicina e quelli del gruppo dei carbapenemi, è un problema importante. “Quando questi antibiotici non sono più efficaci, ci sono opzioni di trattamento molto limitate che potrebbero non funzionare in tutte le situazioni, portando a volte a esiti fatali”.
 
Inoltre “la resistenza agli antibiotici di ultima linea compromette anche l'efficacia di interventi medici salvavita come il trattamento del cancro e il trapianto di organi. Sono urgenti negli interventi per affrontare la resistenza antimicrobica”, concludono Oms ed Ecdc.
 
Per quanto riguarda l'Italia i dati riportati nel rapporto Ecdc/Oms sono quelli dell'ultimo report Iss.

26 gennaio 2022
© Riproduzione riservata

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