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Terremoto. Anaao Assomed Sicilia chiede alla Regione valutazione ospedali e strutture sanitarie 

L'Anaao Assomed siciliana ha chiesto all'Assessore Regionale alla Sanità e al Presidente della Commissione Sanità l'attivazione di una ispedizione circa il possesso dei requisiti di sicurezza antisismica degli ospedali, degli enti e delle strutture sanitarie del SSR. Il sindacato chiede una mappatura degli eventuali edifici "a rischio" con tanto di valutazione strutturale

29 AGO - L'Anaao Assomed Sicilia ha richiesto all’Assessore Regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi e al Presidente della Commissione Sanità Giuseppe Digiacomo, ognuno per le proprie competenze, di voler attivare un’approfondita ispezione circa il possesso dei requisiti di sicurezza antisismica degli ospedali, degli enti e delle strutture sanitarie del SSR.

Questo in accordo con le più recenti disposizioni legislative, creando così una mappatura degli eventuali edifici "a rischio" con tanto di valutazione strutturale al fine di conoscerne lo stato di fatto, finalizzata al tempestivo adeguamento degli stessi per evitare disastri e tragedie.

"La tragedia del terremoto del 24 agosto scorso - si legge in una nota dell'Anaao Assomed Sicilia - che da Perugia a Rieti, ad Ascoli Piceno ha duramente colpito un lembo di terra che unisce 4 regioni del Centro Italia, ripropone per l’ennesima volta in modo drammatico il tema della sicurezza degli edifici statali. In primis quelli deputati all’assistenza sanitaria. E’ negli occhi di tutti l’immagine del P.O. di Amatrice lesionato dal sisma e dei pazienti assistiti, nelle prime ore, nel piazzale antistante l’edificio. Ed è superfluo ricordare l’importanza strategica di un ospedale nelle prime ore successive a un terremoto. Studi dell’OMS dimostrano infatti, che un P.O. valido nelle prime 72 ore dopo l’evento tellurico, possono determinare una riduzione della mortalità e morbilità post evento".

"Che la Sicilia sia una delle regioni più sismiche d’Italia - prosegue la nota - (come frequenza e intensità dei terremoti) non è una novità. E questo vale soprattutto nella fascia ionica da Messina a Siracusa e Ragusa, e anche nella zona del Belice (tra Palermo, Trapani e Agrigento)".

"Ma - si domandano dall'Anaao - quanto sono sismo-resistenti le costruzioni pubbliche (e anche quelle private)? Che tipo di prevenzione e adeguamento sismico andrebbe fatto? Da anni i geologi si battono per l’introduzione dell’obbligo del fascicolo del fabbricato, una sorta di libretto sanitario dove viene riportato lo stato dell’edificio".

"In Sicilia - fanno notare da Anaao Assomed - in merito alla sicurezza sismica degli edifici sanitari e degli ospedali pubblici, è stato realizzato, nel 2008, un progetto per il controllo dell’ospedale Trigona di Noto e degli edifici dell’Arnas Civico di Palermo".

"Ma - concludono - è nella memoria della popolazione messinese, lo scoramento seguito alla disattivazione di oltre la metà dei padiglioni dello storico Ospedale Piemonte (dal numero 1 al numero 6), costruito dopo il sisma del 1908, perché non adeguati secondo la normativa antisismica, dopo l’ispezione della Commissione Sanità del Senato (marzo 2010)".
 
Lorenzo Proia

29 agosto 2016
© Riproduzione riservata

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