Corruzione, in Sicilia 9 misure cautelari per forniture ospedaliere
Emerso un sistema corruttivo messo in piedi da 4 direttori d'Unità operative complesse, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali di dispositivi medici, un rappresentante delle multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi. Attraverso le sponsorizzazioni economiche di eventi formativi medici, le sociteà si garantivano l’uso di un numero maggiore di propri dispositivi medici negli interventi chirurgici.
05 LUG - Il Gip di Catania ha emesso 9 misure cautelari, eseguite dalla Guardia di finanza etnea nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia, col supporto dei comandi provinciali del Corpo. I destinatari sono 4 direttori d'Unità operative complesse di aziende ospedaliere della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali di dispositivi medici, un rappresentante delle multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi, a vario titolo indagati in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Le indagini, che hanno portato agli arresti domiciliari per i nove indagati, riferisce l’Ansa, partono da operazioni di contrasto agli sprechi di risorse pubbliche che avrebbero inizialmente fatto emergere come l’Aou Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania avesse effettuato affidamenti per l’acquisto di dispositivi medici, nell’ambito di gare aziendali di bacino o della Centrale unica di committenza della Regione siciliana, accordando alle ditte aggiudicatarie un prezzo risultato più elevato rispetto alle quotazioni dei dispositivi indicate nell’accordo quadro Consip. Le ulteriori investigazioni avrebbero evidenziato un più ampio sistema di diversi atti corruttivi ad opera di dirigenti sanitari e rappresentanti delle società di distribuzione locale di multinazionali, utilizzando lo schermo delle sponsorizzazioni economiche di eventi formativi medici.
Le società distributrici locali per conto di multinazionali operanti nel settore, prosegue il racconto dell’Agenzia, avrebbero promesso e poi elargito denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari, operanti in strutture della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania a maggio. Nei fatti, attraverso le sponsorizzazioni economiche le “ditte più generose” si garantivano l’uso di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.
05 luglio 2024
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