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Sicilia. Ospedale di Augusta diventerà polo di riferimento oncologico provinciale

L'annuncio del direttore dell'Asp siracusana nel corso di un incontro con i componenti locali del Tribunale del Malato. "Il presidio diventerà il riferimento per la cura e la diagnosi delle malattie derivanti dall’amianto per cui il progetto, da realizzare con i fondi aggiuntivi previsti per le aree a forte rischio ambientale di cui alle legge 5 del 2009".

24 FEB - “Con la previsione di 715 posti letto per acuti e 102 per post acuti nella provincia di Siracusa, la nuova rete ospedaliera concede una eccellente prospettiva di sviluppo per tutti gli ospedali del territorio provinciale e il presidio Muscatello di Augusta, in tale programmazione, si proietta verso quella dimensione di eccellenza che un territorio ad elevato impatto ambientale richiede, con la specializzazione a polo di riferimento oncologico provinciale”. Lo ha affermato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta durante un incontro con i componenti il Tribunale per i diritti del Malato di Augusta presieduto da Domenico Fruciano, accompagnati dal deputato Stefano Zito, intervenuto in qualità di vice presidente della Commissione Sanità all'Ars, che hanno chiesto chiarimenti e certezze sul futuro dell’ospedale megarese.

Il direttore generale Salvatore Brugaletta ha sottolineato come dal primo giorno del suo insediamento, mentre si è impegnati a portare a compimento il piano di riorganizzazione dell’ospedale Muscatello secondo la precedente rimodulazione ospedaliera e in vista della nuova, ha posto particolare attenzione alle criticità diffuse sia nelle strutture territoriali che ospedaliere, che hanno imposto interventi con carattere di assoluta urgenza.
Il riferimento è ai servizi territoriali che sono stati trasferiti nel presidio ospedaliero e allocati temporaneamente nel nuovo padiglione, poiché i locali di via De Roberto non rispondevano ai requisiti minimi di sicurezza, nonché alle sale operatorie del nosocomio i cui lavori di ristrutturazione ed adeguamento, che rispondono alle prescrizioni della Procura della Repubblica di Siracusa, sono iniziati in questi giorni.

“Stiamo agendo su due piani paralleli – ha puntualizzato Salvatore Brugaletta –, da una parte stiamo adeguando le strutture con interventi indifferibili e urgenti e, dall’altra, stiamo proseguendo nel piano di riorganizzazione secondo un disegno che prevede l’attivazione di nuovi reparti, tra questi Neurologia, Oncologia, Oncoematologia, Chirurgia ad indirizzo oncologico, portando l’ospedale di Augusta a divenire polo di riferimento oncologico provinciale e Centro di riferimento regionale per la cura e la diagnosi delle malattie derivanti dall’amianto per cui il progetto, da realizzare con i fondi aggiuntivi previsti per le aree a forte rischio ambientale di cui alle legge 5 del 2009, è stato già presentato all’approvazione dell’Assessorato”.

Con la nuova rete ospedaliera che prevede per l’ospedale di Augusta 120 posti letto, sommati ai 190 privati, ha aggiunto Brugaletta, “la città megarese potrà contare su una dotazione da far fronte ad un bacino di utenza superiore a quello territoriale. In tale contesto rientra anche la definizione in atto di una nuova pianta organica aziendale che sarà adeguata alle nuove esigenze. L’ospedale è tutto un cantiere, sono in corso i lavori di cablaggio strutturato su tutto il presidio, sono già al collaudo le nuove strutture del Pronto soccorso, Laboratorio analisi e Radiologia, tra i prossimi interventi è prevista la manutenzione ed il completamento della passerella di collegamento dei due padiglioni”.

“Abbiamo apprezzato - ha dichiarato Domenico Fruciano a conclusione dell’incontro - la disponibilità del direttore generale Salvatore Brugaletta ed abbiamo accolto con favore la sua proposta di organizzare degli incontri periodici al fine di collaborare e continuare a confrontarci sulle problematiche del nosocomio di Augusta. Abbiamo ottenuto delle prime risposte rassicuranti alla nostra lettera inviata lo scorso 3 febbraio alla dirigenza dell’Asp di Siracusa, illustrata e discussa con i cittadini durante l’assemblea pubblica tenutasi il 6 febbraio. I cittadini di Augusta temono una chiusura dell’ospedale ed hanno bisogno di risposte certe sul futuro dello stesso. Adesso sarà l’Assessorato a doverci fornire ulteriori risposte e conferme in merito, soprattutto, ai tempi di erogazione dei già richiesti finanziamenti da parte della competente Asp”.

L’ospedale Muscatello, ha ricordato il direttore generale Brugaletta, è oggetto di un piano di riorganizzazione in corso già da alcuni anni. I primi interventi effettuati sono stati la ristrutturazione dell’ex reparto di Oncologia al secondo piano del vecchio padiglione e di parte dei locali a piano terra dove è stata trasferita la Psichiatria. Successivamente sono stati realizzati con fondi Po Fesr i lavori per il nuovo Pronto soccorso, Laboratorio analisi e Radiologia, ultimati e già al collaudo, i lavori di ristrutturazione e completamento del primo e secondo piano del nuovo padiglione per l’allocazione di servizi ospedalieri e territoriali, ambulatori, uffici del Distretto, che erano ubicati in locali non idonei e in affitto, conseguendo notevoli risparmi sulle locazioni passive. Allocazione temporanea comunque, che a regime, il direttore generale ha assicurato su espressa domanda del Tribunale per i diritti del Malato, sarà compatibile con l’organizzazione dei servizi e dei posti letto previsti dalla nuova rete ospedaliera.

In attesa del finanziamento ex art. 20 di poco meno di dieci milioni di euro per il completamento del nuovo padiglione, la direzione generale, inoltre, ha posto in essere la realizzazione della nuova cabina elettrica, la progettazione della nuova centrale di sterilizzazione, il completamento delle misure antincendio nel vecchio padiglione per cui è stato appaltato un apposito accordo quadro biennale, la progettazione per la ristrutturazione della Morgue. “Non ci fermeremo, e per questo abbiamo bisogno di forti alleanze con tutte le forze presenti nel territorio – ha rassicurato il direttore generale – e proseguiremo fino a quando l’obiettivo finale non sarà realizzato e sarà restituito un ospedale degno di tale nome”.
 

24 febbraio 2015
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