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Morbillo. Da gennaio a ottobre 2019 registrati 1.605 casi, -37% rispetto a stesso periodo del 2018


Pubblicato l’ultimo aggiornamento da parte dell’Iss. tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato ma il 58% si è verificato in Lazio e Lombardia. L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Inoltre, sono stati segnalati 94 casi tra operatori sanitari e 43 casi tra operatori scolastici. Nei primi mesi del 2018 i casi registrati erano 2546. IL BOLLETTINO

28 NOV - I dati nazionali della Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia, raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità dal 1 gennaio al 31 ottobre 2019, evidenziano 1605 casi di morbillo (di cui 7 nel mese di ottobre). Rispetto ai casi di morbillo (età mediana di 30 anni), tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato ma il 58% si è verificato in Lazio e Lombardia. Sono stati conteggiati 168 casi in bambini sotto i 5 anni di età. L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Inoltre, sono stati segnalati 94 casi tra operatori sanitari e 43 casi tra operatori scolastici. Riguardo ai casi di rosolia, l’età mediana è pari a 27 anni. È quanto emerge dai dati dell’ultimo bollettino redatto dall’Iss. Rispetto allo stesso periodo del 2018 sono stato registrati circa il 37% di casi in meno
 
Quasi l’80% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 64 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni. In questa fascia sono stati segnalati 168 casi, di cui 60 aveva meno di un anno di età (incidenza nei bambini sotto l’anno di età: 136,9 casi/1.000.000). Lo stato vaccinale è noto per 1.476/1.605 casi; di questi, l’86,3% (n=1.274) era non vaccinato al momento del contagio, l’8,5% aveva effettuato una sola dose, il 2, 6% aveva ricevuto due dosi e il 2,6% non ricorda il numero di dosi. Il 31% dei casi segnalati (n=498) ha riportato almeno una complicanza. La complicanza più frequente è stata la diarrea (206 casi), seguita da epatite/aumento delle transaminasi (193 casi), e cheratocongiuntivite (139 casi).
 
Il 5% dei casi ha sviluppato una polmonite. Le complicanze segnalate nel periodo considerato includono tre casi di encefalite, rispettivamente in due persone adulte non vaccinate (27 e 28 anni di età), e in un bambino sotto l’anno di età. Sono stati registrati inoltre: 122 casi di stomatite, 71 di insufficienza respiratoria, 43 di laringotracheobronchite, 39 casi di trombocitopenia e 38 di otite. Nel mese di febbraio 2019 è stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta (45 anni) non vaccinata, con patologie concomitanti.
 
Il 45,8% dei casi di morbillo segnalati è stato ricoverato e un ulteriore 25,8% si è rivolto ad un Pronto Soccorso. Sono stati segnalati 93 casi tra operatori sanitari (5,9% dei casi totali) di cui il 73% non vaccinato. L’età mediana degli operatori sanitari è 31 anni. Sono stati segnalati inoltre, 43 casi tra operatori scolastici, di cui 34 non vaccinati (79%).

28 novembre 2019
© Riproduzione riservata

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