Dalla mobile health ai farmaci. Dall’Ocse le ricette per renderli sostenibili e accessibili a tutti
In un report l’Organizzazione internazionale rileva come negli ultimi anni le ‘novità’ tecnologiche in sanità stanno facendo passi da gigante ma al contempo rappresentano una sfida per i sistemi sanitari, a partire dalla sostenibilità economica. Ecco le ricette per non farsi travolgere. IL REPORT
16 GEN - Le nuove tecnologie stanno entrando nei sistemi di assistenza sanitaria ad un ritmo senza precedenti: sensori, robotica, genomica, cellule staminali, e l'intelligenza artificiale sono sul punto di diventare la normalità nelle cure mediche. E poi ci sono i farmaci che possono ora essere combinati con nanotecnologie e strumenti digitali. In questo campo c’è poi la stampa 3D che è già utilizzata per la produzione di impianti, e a breve per modificare il trapianto di organi.
Ma non è finita: c’è la medicina di precisione, che stabilisce i collegamenti tra la biologia degli individui e le loro malattie, e che promette di aumentare la nostra comprensione delle malattie e contribuire a migliorare i trattamenti. In questo quadro poi grandi quantità di dati elettronici relativi alla salute e al benessere vengono generati da sistemi sanitari.
“Queste nuove tecnologie offrono immense opportunità, ma aumentano anche le sfide tra i decisori politici, le autorità di regolamentazione, i contribuenti, i medici e i pazienti”. Ed è proprio su come affrontare queste sfide che si concentra l’Ocse nella sua ultima pubblicazione
New Health Technologies Managing, Access, Value and Sustainability dove l’Organizzazione internazionale tenta di disegnare una strada per non far deragliare i sistemi sanitari che non riescono a stare al passo con le novità.
I problemi delle nuove tecnologie. L’Ocse rileva come “le nuove tecnologie sfidano percorsi normativi in molti modi. I nuovi tipi di prodotti spesso combinano tecnologie (dispositivi medici, diagnostici e farmaci) che sono tipicamente valutate da enti distinti prima dell'ingresso sul mercato”
Ma c’è anche lo sviluppo della medicina precisione, in particolare nel cancro, che “comporta poi nuove forme di sperimentazione clinica, a volte anche con molti pochi pazienti, che mettono in discussione le norme vigenti per l'approvazione del mercato”. Inoltre i “regolatori sono spinti a fornire un rapido accesso ai farmaci per condizioni difficili senza alternative disponibili. E devono riconoscere la necessità di rafforzare la regolamentazione dei dispositivi medici, che ha tradizionalmente meno rigoroso di quello dei prodotti farmaceutici.
“Il campo in rapida crescita della salute mobile (mHealth) – rileva l’Ocse - è anche una sfida per i responsabili politici. Il volume e la varietà di nuovi prodotti di mHealth, nonché i rischi legati alla sicurezza dei dati sanitari personali”.
Ma per l’Ocse di “più deve essere fatto dopo l'ingresso sul mercato al fine di garantire un accesso sostenibile alle terapie innovative garantendo la sicurezza e l'uso efficiente delle risorse”.
C’è poi tutta l’area del settore farmaceutico, in cui “i prezzi di lancio di farmaci per le malattie tumorali e rare sono in aumento, a volte senza un corrispondente aumento di benefici per la salute per i pazienti”. Senza dimenticare come i “contribuenti fanno sempre più fatica a pagare”, vedo i nuovi trattamenti per l’epatite C che “sono inaccessibili a molti a causa del loro impatto ad alto budget”.
Ma nel rapporto si analizzano anche le politiche che riguardano l'uso di farmaci, dispositivi medici, la medicina di precisione, e la tecnologia digitale (principalmente l'utilizzo dei dati sanitari) e si forniscono alcune raccomandazioni alle istituzioni politiche:
- Più investimenti nella ricerca biomedica e sviluppo (R & S);
- Ulteriori sforzi coordinati per individuare le lacune nella globale R & S biomedica e incoraggiare la ricerca attraverso la cooperazione tra i paesi;
- Adattare le politiche per regolamentare l'ingresso sul mercato di nuove tecnologie
- Assicurarsi che un accesso più rapido ai farmaci promettenti per gravi bisogni insoddisfatti non comprometta la sicurezza del paziente. I pazienti devono essere adeguatamente informati in merito lo stato semi-sperimentale dei prodotti
- Rafforzare la regolamentazione dei dispositivi medici per migliorare la sicurezza e le prestazioni, in particolare per quelli associati con un più alto rischio per il paziente.
- Migliorare la sorveglianza post-commercializzazione, in particolare attraverso l'attuazione di un sistema che permetta l'identificazione del prodotto.
- Aumentare gli sforzi per monitorare le prestazioni dei dispositivi medici in uso clinico di routine, sfruttando dati sanitari, e condividere le informazioni tra i vari paesi.
- Adeguare la normativa a nuovi tipi di tecnologie, comprese le tecnologie ibride, promuovendo il coordinamento tra gli enti che gestiscono separatamente i diversi tipi di tecnologie.
- Adottare un quadro normativo per i prodotti della mobile Health che garantiscano la sicurezza e gestiscano rischi per la privacy;
- Incoraggiare l'innovazione ad alto valore,
-Utilizzare nuovi metodi per garantire un accesso più rapido ai trattamenti la cui efficacia è
incerta o molto diversa in tutte le indicazioni, cercando nel contempo di ridurre l'incertezza
sull'impatto dei trattamenti.
- Promuovere un "approccio del ciclo di vita" per la valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA) in tutti i tipi di tecnologia biomedica, per cui le decisioni di copertura e di prezzi non sono impostate solo una volta a ingresso sul mercato, ma regolarmente rivalutate.
- Sviluppare metodi per produrre le prove sulla sicurezza e l'efficacia dei trattamenti nella vita reale (Cosiddetta "prova mondo reale"), in particolare sulla base dei dati raccolti routinariamente. Utilizzare questi dati per confrontare l'efficacia e costo-efficacia dei trattamenti e cure, integrando le informazioni raccolte dagli studi clinici.
- Aggiornare regolarmente i fornitori di programmi di pagamento e introdurre i pagamenti ad hoc, se necessario, per incoraggiare l'adozione di valore aggiunto e di tecnologie economicamente efficaci.
- Riequilibrare i poteri dei contribuenti e dei produttori di negoziazione nel settore farmaceutico. Ciò potrebbe essere realizzato attraverso una maggiore trasparenza e la cooperazione tra i contribuenti e attraverso iniziative di approvvigionamento internazionale congiunte - testato in Europa e in America Latina.
- Usare con parsimonia accordi sui prezzi basati sulle prestazioni (utilizzati in Italia e Inghilterra) per evitare gli alti costi di gestione e che le evidenze non siano nascoste alla comunità.
16 gennaio 2017
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