Maculopatie. Soi: “Da Consiglio di Stato decisione storica, garantito il diritto di accesso alle terapie”
Così la Società oftalmologica italiana ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato che ha certificato le indicazioni sostenute da anni dalla Soi per la tutela dei pazienti affetti da maculopatia che debbono sottoporre i loro occhi, numerose volte all’anno, alle iniezioni intravitreali. Piovella: "Giustizia è stata fatta".
16 GEN - “Finalmente una sentenza che rimette le cose al posto giusto”. Questo il primo commento del Presidente della Società oftalmologica italiana (Soi),
Matteo Piovella, alla pronuncia della sentenza del Consiglio di Stato che ha certificato la correttezza delle indicazioni della Soi sul frazionamento delle terapie intravitreali. Da anni la Soi si sta battendo affinchè ogni farmacia adeguatamente attrezzata (e non solo le farmacie ospedaliere come ha finora imposto Aifa) abbia il diritto di frazionare i farmaci anti-VEGF. Il tutto per consentire la massima disponibilità del farmaco salva vista.
“Quando i Giudici fanno bene il loro mestiere e hanno il coraggio di evidenziare quali siano gli effetti devastanti derivanti dallo scarso senso di responsabilità mostrato da chi ha il compito di dettare le regole e da chi ha il dovere di esercitare l’indispensabile funzione di controllo - spiega Piovella - le sentenze non possono che certificare le cose giuste e corrette e riconoscere la capacità la competenza e l’onestà di chi svolge il proprio lavoro a tutela e sostegno di chi viene burocraticamente privato della vista. Ma nel frattempo, il mio pensiero - continua Piovella - va al grave danno subito dai 100.000 pazienti a cui, in questi anni, hanno negato il diritto di accesso alle cure: un diritto costituzionalmente garantito. Con la nuova sentenza del Consiglio di Stato è stata demolita una delle più odiose determine di Aifa (la determina Aifa del 23 giugno 2014): una sentenza che impone importanti riflessioni e valutazioni sulle differenti situazioni che si sono determinate e sui ruoli assunti dai singoli”.
“La realtà è differente e viene nascosta ai cittadini perfino dagli Enti che hanno la responsabilità di dettare le regole: come Aifa. Prendiamone nota perché ovviamente il problema è generale e non coinvolge solo all’oculistica. Negli ultimi 10 anni, per questa triste vicenda Avastin contro Lucentis, la Soi - commenta il suo presidente Matteo Piovella - sono stati oggetto di pressioni e veri e propri linciaggi mediatici e giuridici. Ciò nonostante non ho mai ceduto di un passo, insistendo in ogni azione possibile per eliminare ogni intollerabile limitazione all’accesso alle terapie intravitreali".
“A breve - afferma Piovella - ci sarà un nuovo incontro con il nuovo Direttore dell’Aifa per porre fine a tutta la questione, attraverso l’adozione delle indicazioni che sono state messe a punto al Ministero della Salute il 5 dicembre 2016: una riunione fiume senza esclusione di colpi. Voglio ricordare che la Soi ha portato avanti da sola una battaglia di diritto e di giustizia nell’interesse di tutto il mondo della visione: una battaglia a difesa del diritto di accesso alle terapie a tutela dei pazienti e del diritto-dovere dei medici oculisti,e non solo, di utilizzo – secondo scienza e coscienza – delle terapie off label. Occorre lottare con forza e determinazione per consentire a tutti i colleghi di esercitare la propria professione con il massimo riconoscimento di dignità nel rispetto della loro professione e della funzione essenziale che svolgono a favore della collettività. Occorre lottare con forza e determinazione per rigettare il tentativo di ridimensionamento in atto nei confronti delle eccellenze chirurgiche e terapeutiche , queste si reali, che sono il pilastro dell’oculistica in Italia”.
"In queste complesse e difficili situazioni - conclude Piovella – la forza mi è stata data dalla coesa determinazione dei 7.000 oculisti italiani che la Soi rappresenta".
16 gennaio 2017
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