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Influenza. Un programma web ‘insegna’ come e quando lavarsi le mani per ridurre la diffusione dei virus 

di Viola Rita

Si chiama PRIMIT ed è un programma Internet interattivo e accessibile a tutti online che fornisce una guida per proteggere se stessi e gli altri dalla diffusione di virus nell’ambiente domestico. Uno studio su The Lancet rivela che questo programma è stato in grado, in un campione di circa 20mila persone, di ridurre circa del 14% i casi di influenza e infezioni respiratorie. Ecco il programma 

11 AGO - Si chiama PRIMIT ed è un programma web interattivo e accessibile a tutti online, che incoraggia gli utenti a lavare le mani con maggiore frequenza quale semplice misura per limitare la diffusione dei virus dell’influenza e del raffreddore, in particolare tra i componenti della famiglia che vivono nello stesso ambiente domestico. Oggi, uno studio pubblicato* su The Lancet analizza l’efficacia di questo programma, rivelando che è risultato in grado di ridurre fino al 14% la diffusione di infezioni del tratto respiratorio e di influenza virale nell’ambiente domestico.
Lo studio, basato su un trial randomizzato su 16mila utenti, ha rilevato anche un minor numero di infezioni del tratto intestinale, di prescrizioni di antibiotici e di consulti dal medico.
“Dato che la maggior parte della popolazione è soggetta a contrarre raffreddore, tosse, mal di gola e infezioni respiratorie, questo programma potrebbe avere un impatto importante, all’interno della popolazione generale, sulla riduzione della diffusione dei virus che li causano, e anche contribuire a ridurre la pressione sui servizi sanitari nazionali NHS durante i mesi invernali”, ha affermato il professor Paul Little dell'Università di Southampton nel Regno Unito, autore principale dello studio.
 
Il programma, free-access online, è sviluppato in quattro sessioni articolate (cui si aggiungono altre tre sezioni con ulteriori informazioni) e fornisce una guida per difendersi dai virus; una parte della prima sessione, ad esempio, è dedicata alle modalità con cui lavarsi le mani (intitolata “perché lavarsi le mani è il modo migliore per proteggere se stessi e gli altri”) ed inoltre sono presenti dei test per capire quanto spesso ci laviamo le mani e quanto e quando dovremmo lavarcele. Ad esempio, “lavarsi le mani almeno sei volte al giorno può ridurre fino al 50% la probabilità di prendere un raffreddore”, si legge nella seconda sessione.
 
Tornando allo studio pubblicato sul Lancet, i ricercatori hanno arruolato 20.066 individui di età superiore ai 18 anni e 344 medici di medicina generale del Regno Unito, per un periodo che ha compreso tre stagioni invernali, dal gennaio 2011 al marzo 2013. Gli oltre 20mila volontari sono stati assegnati casualmente al programma comprendente l’accesso al sito internet PRIMIT oppure ad un gruppo di controllo che non comprendeva questo intervento.
Lo studio ha incluso quattro sessioni settimanali durante le quali sono state illustrate le evidenze mediche, incoraggiando gli utenti a imparare e mettere in pratica semplici tecniche per evitare di prendere e  trasmettere i virus, viene poi monitorato il comportamento legato al lavaggio delle mani e fornito un feedback su misura. Per un periodo di 16 settimane i partecipanti sono stati monitorati e sono stati utilizzati questionari per rilevare gli episodi di infezioni respiratorie, la durata dei sintomi, e per verificare se altri membri della famiglia hanno avuto manifestazioni simili.
Alla 16a settimana, 4242 individui del gruppo PRIMIT (circa il 50%) aveva riportato una o più infezioni respiratorie contro 5135 individui nel gruppo di controllo (59%), un dato che equivale ad una riduzione del 14% del rischio, secondo i ricercatori. Il rischio di prendere una forma simil-influenzale risultava ridotto circa del 20% nel gruppo PRIMIT rispetto al gruppo di controllo, mentre i consulti per l’assistenza primaria e le prescrizioni di antibiotici risultavano diminuite del 10-15%.
 
“Oggi, la maggior parte delle famiglie del Regno Unito ha accesso a Internet, che è diventata una fonte importante di informazioni sanitarie in caso di pandemia”, ha affermato il Professor Little. “Perciò, PRIMIT potrebbe svolgere un ruolo importante nella riduzione della diffusione di influenza e della pressione sul sistema NHS durante una pandemia - e a costi molto bassi per il servizio sanitario”.
“Un punto ancora più importante messo in evidenza da questo studio è dunque la promozione dell’abitudine a lavarsi le mani come uno strumento di routine per gestire la trasmissione di infezioni. Questa più ampia applicazione rappresenta il punto saliente dell’intervento e dovrebbe costituire anche la base per il calcolo del costo-beneficio”, ha dichiarato in un commento il Professor Chris van Weel della Radboud University, a Nimega, nei Paesi Bassi, e Australian National University, a Canberra, Australia. “In questo contesto, la piccola riduzione delle prescrizioni di antibiotici deve essere presa in considerazione. I ricercatori hanno riscontrato un miglioramento della gestione delle infezioni insieme all'utilizzo di un minor numero di antibiotici, elemento che è in linea con le politiche per contrastare la minaccia rappresentata dall’antibiotico-resistenza all’interno della popolazione”.
 
Viola Rita
 
* Paul Little, Beth Stuart, F D R Hobbs, Mike Moore, Jane Barnett, Deborah Popoola, Karen Middleton, Joanne Kelly, Mark Mullee, James Raftery, Guiqing Yao, William Carman, Douglas Fleming, Helen Stokes-Lampard, Ian Williamson, Judith Joseph, Sascha Miller, Lucy Yardley. An internet-delivered handwashing intervention to modify influenza-like illness and respiratory infection transmission (PRIMIT): a primary care randomised trialThe Lancet, August 2015 DOI: 10.1016/S0140-6736(15)60127-1

11 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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