Trauma cerebrale. ProgettAzione Onlus: “Per riprendersi bisogna stare in gruppo”
La sola riabilitazione medica non è sufficiente. Ecco dunque i programmi di cooperazione e partecipazione, i servizi di riabilitazione sociale e di social housing, la sperimentazione di un nuovo percorso di maggiore autonomia. La Onlus bergamasca spiega la sua idea di riabilitazione.
08 AGO - Per riprendersi da un trauma o lesione cerebrale, anche grave, basta riabilitarsi in gruppo. Questa l’idea alla base della terapia proposta da ProgettAzione, Onlus bergamasca che ha ideato interventi innovativi nel campo della prevenzione e della riabilitazione di persone con grave cerebrolesione acquisita. La sola riabilitazione medica, infatti, non è sufficiente: è necessario intervenire favorendo la partecipazione alla vita sociale per minimizzare l’effetto della disabilità acquisita e pensare ad un nuovo “progetto di vita”.
E non importa che il trauma sia dovuto a ictus, anossia, emorragia cerebrale o trauma cranico da incidente della viabilità o del lavoro. Dopo una lesione cerebrale si possono presentare diversi gradi di disabilità e problematiche complesse che compromettono profondamente la quotidianità, ma il cervello è in grado di riabilitarsi. Nonostante anche le piccole azioni giornaliere appaiano difficoltose, addirittura insormontabili, si perda il coraggio di affrontare la vita, rischiando di cadere in un abisso di isolamento capace di deteriorare il funzionamento cognitivo, ma anche l’intera vita relazionale e sociale della persona: un recupero delle funzioni danneggiate e dell’autonomia personale è possibile.
Consapevole di questo, ProgettAzione propone interventi volti al confronto di gruppo e alla collaborazione perché è dall’incontro, dalla condivisione di esperienze e dalla reciprocità che le persone traggono forza ed energie. “Noi di ProgettAzione – commenta
Alvaro Bozzolo, Presidente di ProgettAzione Cooperativa Sociale – crediamo che il recupero cognitivo e delle identità e dignità personali dipenda da un concreto sostegno alle persone in difficoltà e alle loro famiglie. Attraverso interventi di rete e collaborazione con le risorse del territorio, proponiamo da diverso tempo programmi di cooperazione e partecipazione collettiva come i servizi di riabilitazione sociale e di social housing, destinati a favorire la sperimentazione di un nuovo percorso di maggiore autonomia necessario per ri-diventare protagonista attivo delle proprie scelte e della propria vita”.
I provvedimenti riabilitativi proposti, modellati in base alla necessità e caratteristiche del paziente e della sua famiglia, si ispirano infatti ai principi del cooperative-learning che invitano la persona ad assumersi responsabilità individuali, ma allo stesso tempo a condividere competenze e abilità per potenziare le capacità cognitive, relazionali e la capacità di stare in gruppo rispettando i ruoli. Per favorire interazione e solidarietà, la Onlus ProgettAzione propone, tra i vari percorsi riabilitativi e di reinserimento, un programma di housing sociale che mette a disposizione (di persone e nuclei familiari che stanno svolgendo un cammino di riabilitazione) appartamenti e mini alloggi dove sperimentare un nuovo percorso personale di maggiore indipendenza e per uscire da una situazione di isolamento e di solitudine che, sempre, caratterizza la disabilità grave.
I destinatari del progetto sono persone in uscita da percorsi di riabilitazione legati alle lesioni cerebrali. La finalità è quella di migliorare e rafforzare la loro condizione, favorendo la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso all’interno del quale sia possibile accedere ad un alloggio adeguato, ma anche a relazioni umane ricche e significative, fondamentali per il recupero della personale autonomia quotidiana. Gli 11 alloggi sono gestiti in partnership con enti e cooperative del territorio bergamasco e si trovano a: Padrengo (BG), Valle Seriana, Bassa bergamasca e Bergamo Città. Il loro tempo di utilizzo è temporaneo, variabile in base alle esigenze dei singoli utenti.
08 agosto 2013
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