Sardegna. Arru: “Nessuna epidemia di meningite”
Così all'assessore alla sanità nel corso di una conferenza stampa tenuta stamani per fare il punto sulla situazione, che comunque vede 4 casi nell'ultima settimana, di cui uno mortale. "Sono state messe in atto tutte le azioni previste dal protocollo in situazioni come la nostra, procedendo alla vaccinazione delle persone entrate a stretto contatto con i pazienti ricoverati. Non è così facile essere contagiati e la corsa alla vaccinazione non è necessaria".
27 MAR - "Sono otto i casi di meningite di tipo B accertati da Natale 2017 in Sardegna, di cui due mortali. Ma non c'è allarme epidemia". Lo ha affermato l'assessore della Sanità della Regione sarda,
Luigi Arru, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamani in Assessorato, a Cagliari, per fare il punto sulla situazione, che comunque vede 4 casi nell'ultima settimana, di cui uno mortale.
Arru ha detto che dopo un "silenzio epidemiologico di oltre due mesi" (dicembre-marzo), tre casi sono stati diagnosticati nell'ultima settimana in ragazzi fra i 19 e i 21 anni, e le oltre mille persone che sono state con loro a contatto sono state sottoposte a profilassi negli ultimi sette giorni. Comunque "sono state messe in atto tutte le azioni previste dal protocollo in situazioni come la nostra - ha spiegato -, procedendo alla vaccinazione delle persone entrate a stretto contatto con i pazienti ricoverati. Bisogna ribadire - ha spiegato - che non è così facile essere contagiati e la corsa alla vaccinazione non è necessaria".
La rete tra Ats, aziende ospedaliere, Pronto soccorso, assessorato, è al lavoro da mesi: la Assl di Cagliari ha rafforzato gli ambulatori e incrementato i controlli nei locali e ricorda alcune regole di prevenzione soprattutto per i ragazzi: è importante lavarsi frequentemente le mani, non scambiarsi bicchieri né posate. Nessun allarme dunque ma due discoteche, una a Cagliari e una a Quartu Sant'Elena, che sembra siano state frequentate da due 20enni che hanno contratto il virus (uno morto), sono state chiuse. Per bocca dello stesso assessore il contagio tra i giovani sarebbe stato favorito dalla frequentazione delle discoteche: "Locali molto affollati, bere dallo stesso bicchiere o scambiarsi la sigaretta" potrebbe aver favorito la diffusione del batterio. Per l'unità di crisi della Regione sarda non è il caso di parlare di epidemia e cadono le ipotesi di vaccinazione gratuita per tutta la popolazione per il sierotipo B, responsabile dei contagi e delle morti, come stanno chiedendo in queste ore a gran voce diversi consiglieri regionali.
27 marzo 2018
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