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Meningite. Il punto dalle regioni dopo il decesso della ragazza italiana a Cracovia


Dopo il decesso della giovane romana che tornava dal pellegrinaggio organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, molte Regioni hanno attivato il sistema di sorveglianza e somministrazione della profilassi nei casi ritenuti necessari. Ma la situazione non preoccupa e l’invito è ad evitare panico e allarmismo.

03 AGO - Dopo il decesso della giovane romana, nessun altro caso di meningite è stato registrato tra gli italiani di rientro dal pellegrinaggio organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. E’ quanto emerge dal monitoraggio attivato in diverse Regioni italiane, dove sono stati attivati i sistemi di sorveglianza e di somministrazione della profilassi nei casi ritenuti necessari. Ma la situazione non desta preoccupazione.

Ecco una sintesi degli ultimi aggiornamenti resi noti tra il tardo pomeriggio di ieri e stamani da alcune delle regioni che hanno attivato il sistema di sorveglianza.

Lazio. La Regione Lazio fa sapere di avere provveduto già dalla serata di lunedì, attraverso il Seresmi, servizio regionale sorveglianza malattie infettive, a rispondere e dare indicazioni alle richieste di chiarimento ed informazione da parte delle Servizi di Sanità Pubblica delle ASL a loro volta contattati dai genitori dei partecipanti. “I medici di guardia dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani sono stati prontamente attivati ed hanno dato informazioni e indicazioni mediche ai genitori, nonché consulenza ai colleghi dei Pronto Soccorso  attraverso il servizio di teleconsulto che ha un numero dedicato ad uso esclusivo dei medici dei servizi di Pronto Soccorso della Regione. Inoltre, è stato prontamente attivato un percorso assistenziale dedicato. La Regione Lazio ribadisce la necessità di profilassi farmacologica esclusivamente per le persone che sono state a contatto diretto e ravvicinato con il caso.  Non vi è indicazione ad eseguire la profilassi per le persone che non hanno avuto tali contatti”.
Nella nota, infine, la Regione Lazio ribadisce “l'importanza della vaccinazione antimeningococcica in generale ed in particolare nel caso di partecipazione ad eventi di massa. La vaccinazione è disponibile presso i centri vaccinali della Regione e presso l'Ambulatorio di Malattie Infettive e Tropicali dell'Istituto Spallanzani”.
 
Toscana. Profilassi in Maremma, la giovane romana morta a Vienna è stata in vacanza anche in Toscana, dal 9 al 23 luglio, ospite del campeggio “Punta Ala” di Punta Ala, Grosseto. A comunicarlo è la Regione in una nota. “Dal momento che il periodo di incubazione è calcolato in massimo dieci giorni – spiega la nota -, per estrema precauzione, il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl Toscana sud est sta invitando tutte le persone che dal 21 al 23 luglio erano ospiti del campeggio a fare la profilassi farmacologica. Per le persone sotto i 18 anni la profilassi consiste in due somministrazioni di rifampicina (soluzione orale) al giorno per due giorni; mentre per chi ha più di 18 anni è sufficiente prendere una compressa di ciprofloxacina da 500 mg, un'unica dose per un solo giorno. L'informazione nei confronti dei potenziali contatti, oltre che attraverso i media, sarà veicolata in stretta collaborazione dalla Asl, le amministrazioni locali, la direzione del campeggio. A tal fine l'azienda sanitaria locale mette a disposizione i seguenti contatti: 331 6203237 dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18, ufigienepubblica@usl9.toscana.it”. Per quanto riguarda il personale del campeggio, e gli ospiti che erano presenti il 21-22-23 luglio e lo sono ancora, la Regione informa che la Asl insieme al gestore del campeggio si è già attivata per la profilassi.

Valle D’Aosta. “Al momento, non sono stati rilevati elementi di preoccupazione per i giovani valdostani che hanno preso parte alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Le attività di monitoraggio continueranno nei prossimi giorni al fine di verificare costantemente la situazione”, comunica l’assessorato regionale alla salute.

Emilia Romagna. “In base alle ricostruzioni degli spostamenti che i ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna  hanno effettuato durante il soggiorno in Polonia, per la Giornata mondiale della gioventù, risulta improbabile che possano esserci state occasioni di contatto stretto con i gruppi di giovani provenienti da Roma”. Lo afferma una nota della Regione che spiega come comunque sia stato attivato il Sistema di sorveglianza regionale. “I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle singole Aziende Usl stanno effettuando la profilassi nei casi ritenuti opportuni e sono a disposizione per fornire informazioni a ragazzi e ragazze provenienti da Cracovia e alle rispettive famiglie”.

PA Bolzano. “Un centinaio di persone sono state sottoposte la notte scorsa ad una profilassi d'emergenza per la meningite”. Lo rende noto la provincia spiegando che c’è stato un “notevole l'impegno dei soccorritori, con l'impiego di circa 50 persone fra Croce bianca, Croce rossa, Vigili del fuoco e Centrale di emergenza, che hanno allestito due tende da campo per visita e profilassi presso l'ospedale del capoluogo”.

Liguria. Sono state sottoposte a profilassi due persone in Asl 5 e 32 in Asl 2. Nessun caso di profilassi risulta in Asl 1. Per quanto riguarda l'area di Genova, una nota dell’assessore Sonia Viale spiega che da un’indagine svolta “è risultato che i 584 componenti del gruppo genovese non hanno alloggiato nella stessa struttura della ragazza. I possibili occasionali contatti a Casa Italia con il caso di meningite sono avvenuti in luogo aperto e non sono pertanto da considerarsi contatti a rischio da sottoporre a profilassi. A scopo puramente precauzionale, un piccolo gruppo di organizzatori e accompagnatori, che avevano effettuato alcune riunioni presso la struttura di cui sopra, sono stati sottoposti a profilassi antibiotica. Siamo a conoscenza che alcuni ragazzi, dopo aver consultato i propri medici di famiglia, hanno deciso spontaneamente di assumere il farmaco”. Dall'ultimo aggiornamento delle 14 di ieri, risultano due pullman fermi nell'area della Fiera di Genova per profilassi, mentre per le 18:30 era atteso l'arrivo all'aeroporto di Genova il gruppo del Cammino Neocatecumenale che sarà sottoposti a profilassi da pare di Asl 3.

Friuli Venezia Giulia. La direzione Salute della Regione Friuli Venezia Giulia conferma che non è affetta da meningite la ragazza di una parrocchia romana, ricoverata all'ospedale di Udine con sintomi compatibili con questa patologia al rientro verso l'Italia, dopo aver partecipato alla Gmg di Cracovia. “La preoccupazione nei suoi confronti era dovuta alla morte a Vienna per un attacco fulminante di meningite di una sua coetanea che aveva preso parte alla manifestazione. Gli accertamenti diagnostici - si legge nella nota della direzione - hanno dunque escluso che febbre e mal di testa riferiti dalla ragazza siano riconducibili alla meningite”. In ogni caso, a scopo precauzionale nell' attesa di conoscere l'esito degli esami di laboratorio, tutti i ragazzi che hanno viaggiato sullo stesso pullman della giovane romana , complessivamente 45 persone, sono stati sottoposti a profilassi antibiotica.
Sempre a Udine resta sotto osservazione un solo ragazzo che viaggiava su un pullman diretto a Foggia.
Presso il dipartimento di prevenzione, informa la Regione, finora sono state viste una cinquantina di persone. Una quarantina i giovani che si sono rivolti all'ospedale di Tolmezzo, altrettanti a quelli di Trieste. “In genere si sono recati presso le strutture sanitarie solo per essere rassicurarti ed informati. Poiché nessuno presentava sintomi a tutti è stata consigliata una sorveglianza attiva, con l'invito a rivolgersi nuovamente al medico curante o al pronto soccorso qualora dovessero presentarsi dei sintomi. In generale, quindi, nessuno di questi è stato sottoposto a profilassi antibiotica preventiva, opportuna solo nel caso in cui vi siano stati contatti stretti con le persone malate. Sorveglianza attiva è stata consigliata comunque a tutti i ragazzi che hanno partecipato alla Gmg e i cui nomi, per quanto riguarda i residenti in Friuli Venezia Giulia, sono stati acquisiti dalle autorità sanitarie regionali”.

Veneto. Il totale dei ragazzi assistiti complessivamente dalla sanità veneta è pari a 1.219. L’aggiornamento precedente diffuso dalla Regione parlava di 6 ragazzi sottoposti a profilassi all’Azienda Ospedaliera di Padova, 11 tra Bassano e Asiago con profilassi e 54 trattati con profilassi dal settore Igiene Pubblica di Thiene, dove successivamente sono stati sottoposti a profilassi altri 56 ragazzi. Altri 20 ragazzi sono stati sottoposti a profilassi ad Arzignano (Ulss 5), 1 a Santorso (Ulss 4). Nelle Ulss 1 e 2 di Belluno e Feltre si sono registrate 3 richieste di assistenza, tutte al Pronto Soccorso di Belluno, tutte trattate con profilassi. Nell’Ulss 10 Veneto Orientale, una sola persona si è presentata al pronto soccorso di Jesolo ed è stata inviata al settore igiene pubblica per la profilassi. Nell’Ulss 14 di Chioggia, 13 persone si sono presentate al Dipartimento di Prevenzione e sono state sottoposte a profilassi.

Piemonte. L’Assessorato regionale alla Sanità, settore Prevenzione, comunica che nessun caso si è verificato in Piemonte. “I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL del Piemonte, il Servizio regionale di sorveglianza, prevenzione e controllo delle Malattie Infettive (SeReMi) e le rete infettivologica sono stati allertati: se sarà necessario, sono in grado di operare con tempestività e rigore scientifico nel rispetto di protocolli regionali di provata efficacia”.

03 agosto 2016
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