Coronavirus. Mercante (Anaao Marche):“Affrontiamo emergenza in carenza di personale per scelte politiche miopi”
Anche se nelle Marche non si segnalano casi di contagio, l’attenzione è alta. E per Oriano Mercante, segretario regionale Anaao, i nodi vengono al pettine: “Non possiamo non sottolineare le disastrose politiche di risparmio adottate negli ultimi 10 anni nel Ssn che hanno determinato un grave depauperamento di personale e posti letto adeguati”. E l’attuale situazione“conferma, ancora una volta, l’importanza di un Ssn rispetto alla frammentazione del regionalismo differenziato e all’espansione del privato”.
24 FEB - Anche se nelle Marche non si segnalano casi di contagio da Coronavirus, la situazione è costantemente monitorata e per i medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed Marche come per tutti le risorse del sistema sanitario, sono giorni di grande tensione. Per
Oriano Mercante, Segretario Regionale, “intanto va rimarcata la vicinanza ai colleghi impegnati in prima linea che, con grande senso di responsabilità e attaccamento al servizio, in alcuni casi con atti di vero eroismo, sopperiscono a inevitabili problemi organizzativi”. E poi “questo conferma ancora una volta, ma davvero non sentivamo il bisogno di affrontare una prova tanto dura, l’importanza di un servizio sanitario nazionale rispetto alla frammentazione del regionalismo differenziato e all’espansione del privato”.
“Come addetti ai lavori i cui gridi di allarme sono rimasti decisamente troppo inascoltati pensiamo e continuiamo a pensare anche oggi che non esiste una risposta lombarda, veneta o piemontese. Ci può permettere di superare questa fase solo un forte coordinamento nazionale in mano al Ministero della Salute”, insiste Mercante.
Intanto, però, secondo il segretario regionale Anaao Marche, i nodi vengono ora al pettine. “Non possiamo non sottolineare le disastrose politiche di risparmio adottate negli ultimi 10 anni nel Servizio Sanitario Nazionale che hanno determinato un grave depauperamento di personale e posti letto adeguati. Gli ospedali non possono essere gestiti con logiche neo fordiste ma avendo come riferimento la tutela della salute”.
L’auspicio è che l’emergenza passi. “Siamo preoccupati come ogni cittadino – ha concluso - ma l’importante è evitare isterismi e soprattutto evitare di recarsi al pronto soccorso. Chi ha i sintomi ormai noti chiami il numero 1500”.
24 febbraio 2020
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