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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Regioni e Asl

Le nuove emergenze in sanità. Il punto al meeting "Motore sanità". La soluzione è l'innovazione

immagine 15 ottobre - L'iniziativa con il patrocinio di Regione Veneto, Parlamento Europeo, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Federsanità Anci. Lorenzin: "Rispondere ai nuovi bisogni di salute secondo i paradigmi di equità, innovazione e sviluppo". Focus su fascicolo elettronico, schizofrenia, malattie reumatiche, BPCO, breast unit e libera circolazione nella UE.
"Il nostro Servizio Sanitario Nazionale deve essere in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute, evolvendo in funzione del nuovo scenario di riferimento, secondo i paradigmi di equità, innovazione e sviluppo. Si tratta di una sfida particolarmente difficile, ma necessaria per continuare a tutelare il benessere dei cittadini, garantendo al contempo la sostenibilità economica del sistema”. Queste le parole inviate dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Convegno Nazionale Motore Sanità, organizzato con il patrocinio di Regione Veneto, Parlamento Europeo, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Federsanità Anci, che ha coinvolto alcuni tra i principali attori del nostro sistema sanitario a livello regionale e nazionale.

La due giorni ha messo a confronto la domanda di innovazione del mondo sanitario con la risposta fornita dalle aziende del settore. Sono stati attivati otto workshop tematici: ricerca e innovazione per lo sviluppo di un sistema sanitario sostenibile; sanità elettronica e fascicolo sanitario; schizofrenia, sostenibilità del sistema dall’ospedale al territorio; costi sociali delle patologie reumatiche; percorso diagnostico terapeutico della BPCO in Veneto; costi standard; il futuro delle breast unit e infine libera circolazione dei pazienti in Europa.

Ad aprire i lavori è stato l’assessore alla Salute della Regione Veneto, Luca Coletto, che ha dichiarato “Il filo conduttore di Motore Sanità è opportunamente incentrato sulla sostenibilità del nostro sistema sanitario. È il vero nodo da sciogliere per dare un futuro all’assistenza universale sancita dalla Costituzione, ma dalle parole occorre passare ai fatti: è quanto mai urgente che vengano introdotti in Italia i costi standard, che considero l’unica risposta concreta agli sprechi che ancora si aggirano copiosi nel nostro Paese. Sostenere una sanità pubblica davvero universale non è facile, come dimostrano le difficoltà dell’”Obamacare” negli Usa, ma ce la possiamo fare.

L’assessore ha poi sottolineato i risultati conseguiti nella sua Regione. “Nel Veneto il bilancio sanitario è in attivo per il terzo anno consecutivo e per l’ennesima volta abbiamo ottenuto la promozione a pieni voti da parte del Ministero della Salute per la capacità totale di erogazione dei Livelli Essenziali di assistenza. Risultato ottenuto senza Irpef aggiuntiva ai nostri cittadini (unica Regione in Italia) e senza tagli ai servizi. Se ci riusciamo noi sono certo che lo potranno fare anche gli altri attualmente in difficoltà”.

Nel corso dei lavori è intervenuto anche il direttore Generale della Sanità della Regione Veneto Domenico Mantoan “In un momento dove tutti dicono che è necessario ‘cambiare il sistema’ è importante lo spirito di confronto di queste due giornate: il confronto tra decisori politici per lo sviluppo di un sistema sanitario sostenibile, in un momento dove le risorse sono definite. Credo che dal confronto delle nostre realtà si possa trarre spunto: come ad esempio dall’esperienza dell’apertura nella nostra regione dei servizi ambulatoriali fino alle 24, servizio unico in Italia”.
15 ottobre 2013
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