Intesa nella tarda sera di ieri (erano le 23.00) tra Regioni, Ministero della Salute e Sindacati della medicina convenzionata sul documento politico finalizzato a "sciogliere i nodi emersi nel corso della trattativa tra Sisac e Sindacati (la Fimmg ha minacciato lo sciopero) individuando un consenso utile alla ripresa e ad una positiva conclusione del negoziato". L'intesa è stata firmata da tutti i sindacati medici tranne che da Snami. Lo Smi che in un primo momento non aveva sottoscritto l'accordo ha in seguito annunciato di aver posto una "
firma critica".
Resta lo studio del medico di famiglia. Ma veniamo al testo dell’intesa. Rimane lo studio del singolo medico di famiglia ma in ogni caso l’Aggregazione funzionale territoriale (AFT), una delle nuove forme organizzative per le cure primarie previste sia dal decreto Balduzzi che da precedenti normative e convenzioni, dovrà avere almeno una sede di riferimento presso la quale vengono svolte le funzioni di coordinamento, di condivisione, audit.
Finaziamento delle AFT. Per finanziare l’AFT sono previste, nel rispetto degli attuali livelli retributivi, e individuate nell’ambito dell’attuale trattamento economico del medico, due quote di finanziamento dei fattori produttivi: una per le attività del singolo medico e una per le AFT.
Le regioni potranno inoltre fornire, sulla base della loro programmazione, i fattori produttivi alle attività da espletare in forma aggregata. Tale possibilità sarà realizzata anche destinando parte delle risorse liberate dal procedimento di riorganizzazione del territorio incluse quelle derivanti dall’attuazione del regolamento sugli standard ospedalieri, nel limite del rispetto dei vincoli di bilancio di finanza pubblica.
Per le UCCP programmazione e realizzazione a regioni e Asl. Per quanto riguarda le Unità complesse di cure primarie (UCCP), l'altra forma organizzativa della Balduzzi che prevede la presenza di équipe multidisciplinari, la programmazione e realizzazione è demandata rispettivamente alle Regioni e alle Aziende. Le modalità di partecipazione dei medici convenzionati alle UCCP sono disciplinate dagli accordi regionali e aziendali.
Ruolo unico medicina generale. È istituito il ruolo unico della medicina generale nel quale confluiscono gli attuali medici di assistenza primaria ed i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica). Si specifica però come l’ACN dovrà regolamentare l’istituto del ruolo unico in modo da garantirne a regime l’uniformità sul territorio nazionale e definire la gradualità di applicazione dello stesso negli anni.
Quale profilo per mmg, pediatri e sumaisti. Dal punto divista del profilo giuridico il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta sono qualificati, secondo le vigenti disposizioni normative, quali liberi professionisti in rapporto convenzionale con il SSN. Mentre lo specialista ambulatoriale è titolare di un rapporto convenzionale parasubordinato regolato dallo specifico ACN che determina anche le modalità di coordinamento degli specialisti in relazione all’attività distrettuale/aziendale
Il Patto generazionale. La contrattazione individuerà poi norme che, senza costi aggiuntivi, a carico del Ssn, nell’ambito di un patto generazionale, favoriscano il progressivo turnover dei medici in modo da facilitare il più rapido inserimento di giovani medici. Analogamente si procederà per gli altri professionisti nell’ambito dell’ACN della specialistica ambulatoriale
Le decisioni rinviate a ulteriori approfondimenti. Su alcune materie infine (Diritti sindacali, modalità realizzazione patto generazionale, medicina dei servizi, emergenza territoriale, formazione specifica di cui all’art.22 del Patto per la Salute), si è convenuto che si procederà con ulteriori approfondimenti e confronti specifici.