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Vaccini Covid. Pavesi: “Liste di riserva per evitare sprechi, non ammesse le autocandidature”

Il direttore generale del Welfare chiarisce la questione delle dosi “in avanzo” di vaccino covid. “Per evitare che vadano disperse, per la mancata presentazione di alcuni pazienti”, spiega, “sono state create in tutti i centri vaccinali liste di riserva omogenee con le categorie interessate nella fase 1 bis e uno ter. Non sono previste né ammesse autocandidature”. E sulla vicenda Astrazeneca commenta: “Tre giorni di sospensione non compromettono la campagna”.

17 MAR - “Sono giornate in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande. Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per 'candidarsi' alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza”. Per questa ragione il direttore generale del Welfare della Lombardia, Giovanni Pavesi, è intervenuto per chiarire la questione dell’utilizzo delle dose di vaccino inutilizzate perché qualcuno non si presenta all’appuntamento vaccinale.

Per evitare che dosi di vaccino vadano disperse, spiega, “tutti i centri vaccinali lombardi hanno creato liste di riserva omogenee con le categorie interessate nella fase 1 bis e uno ter, secondo quanto disposto dall'ordinanza n° 2/2021 firmata dal Commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Non sono previste né ammesse autocandidature”.

“Confidiamo  - ha detto Pavesi - nella collaborazione e senso civico da parte di tutti, evitando tra l'altro code inutili e il rischio di assembramenti”.
 
Audito oggi in commissione Salute, il dg Welare ha inoltre spiegato che al più presto partiranno, negli ospedali, le vaccinazioni per le persone fragili (con Pfizer e Moderna). Già da domani gli ospedali inizieranno a chiamare i pazienti, “anche se sono residenti in un'altra Regione”. Pavesi ha spiegato che per identificare i pazienti che hanno diritto alla somministrazioni è stata inviata ai direttori generali delle Ats una nota contenente le tabelle con le categorie di elevata fragilità. Sono incluse, ad esempio, “alcune malattie respiratorie, come la fibrosi cistica, le malattie cardiocircolatorie, epatiche, oncologiche o neurologiche, il diabete, la sindrome di Down”. Nel documento inviato rientrano anche i pazienti affetti da Hiv e chi soffre di grave obesità.

Pavesi non ha espresso particolare preoccupazione per lo stop temporaneo deciso dall’Aifa al vaccino Astreazeneca. Sempre che arrivi l’atteso ok dell’Ema. In questo caso, “dovremmo essere in grado di reinserire le persone con le prenotazioni cancellate, allargando qualche orario vaccinale. Ma il calendario vaccinale non subisce modificazioni o allungamenti?”.

Il Dg Welfare ha quindi spiegato che questa settimana si dovrebbe raggiungere quota 1 milione di persone a cui è stata amministrata la prima dose, che “dà già una copertura da eventi importanti”. Ha poi riferito che “finora non abbiamo casi avversi importanti, che abbiano previsto un ricovero ospedaliero, dopo la vaccinazione”, ci sono stati  “casi di dolenzie, di febbricole, ma non situazioni di ospedalizzazione”.

17 marzo 2021
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