Covid. I vaccini si fanno in macchina. A Milano apre il primo Drive through vaccinale da 2.000 somministrazioni al giorno
Da luoghi dove eseguire il tampone a presidi vaccinali. La Lombardia cambia il volto dei “Drive through” e grazie alla collaborazione con la Sanità Militare, li trasforma in punti per la somministrazione dei vaccini anti Covid. All'inaugurazione del primo “Drive through vaccinale” a Milano presente il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: “Anche in tante altre realtà evolveremo i drive through e daremo concorso allo sforzo che il Paese sta svolgendo”.
15 MAR - I Drive through (o drive in) si confermano un’arma fondamentale nella battaglia contro il Covid. E dopo essere stati punti di riferimento per l'esecuzione dei tamponi e il tracciamento dei contagi, si preparano a diventare luoghi di vaccinazione di massa. La prima esperienza di questo genere è partita oggi in Lombardia. La Regione, come annunciato a inizio febbraio, ha infatti inaugurato il primo “Drive through vaccinale” in via Novara, a Milano. Presente all’inaugurazione, oltre al presidente della Regione
Attilio Fontana, anche il ministro della Difesa,
Lorenzo Guerini. E’ grazie alla collaborazione con la Sanità Militare che infatti ha preso vita il progetto, con impiego di medici e infermieri militari. ‘Asst Santi Paolo e Carlo gestirà, invece, gli aspetti organizzativi e amministrativi.
Al momento sono 4 le linee adibite a punti vaccinali. Le altre 8 continueranno ad essere utilizzate per l’attività di screening, anche e con l’arrivo di dose di vaccini utili ad avviare la vaccinazione massiva, si potrebbe decidere di riconvertire altre postazioni.
Nel Drive through vaccinale si inizierà con la somministrazione di 600 vaccini al giorno ma la stima è di raggiungere, a pieno regime, fino a 2.000 somministrazione al giorno.
“Realizzare centri vaccinali è stato fondamentale. La struttura è pronta e anche l'organizzazione: ora dobbiamo solo aspettare i vaccini per iniziare quella di massa, che è quello di cui abbiamo bisogno”, ha detto Fontana, che ha aggiunto: “Stiamo iniziando un'operazione che deve essere rapidissima per essere efficace e sarà fondamentale l'arrivo dei nuovi vaccini. Confidiamo molto in Johnson & Johnson, che è monodose e sarà più facile”.
Per Guerini “anche in tante altre realtà evolveremo i drive through e daremo concorso allo sforzo che il Paese sta svolgendo”. Per Guerini quello inaugurato in Lombardia è “un esempio dell'evoluzione delle attività dei drive through, dove al tracciamento si affiancheranno dei poli vaccinali come qui a Milano. L'obiettivo è di utilizzare le nostre risorse in collaborazione con i sanitari per somministrare i vaccini. Questa attività - ha proseguito il ministro - segna il punto di un'eccellente collaborazione tra le forze armate, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Protezione Civile, la Croce Rossa e i volontari per fornire un servizio ai cittadini” e le forze armate con la loro specificità, con la capacità logistica, organizzativa di comando e controllo sono a disposizione della comunità per lavorare con serietà, concretezza, impegno e senza troppe parole”.
Il presidente Fontana ha quindi voluto fare il punto sulla situazione non solo dal punto di vista organizzativo e gestionale. “La gente è arrivata ai limiti della capacità di sopportare le continue privazioni di libertà - hadetto - e ai limiti della capacità di sostenere economicamente le sue attività. Quindi bisogna accelerare”.
15 marzo 2021
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