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L’Asp Golgi-Redaelli di Milano replica all’Usb: “Appalto in proroga tecnica, già pubblicata nuova gara”

20 SET - Gentile Direttore,
voglio anzitutto rassicurare Lei e i suoi Lettori di Quotidiano Sanità: il Golgi-Redaelli di Milano è oggi una delle più importanti strutture lombarde dedicate alla cura degli anziani. Proprio per la qualità dei servizi sanitari-assistenziali e riabilitativi offerti ai nostri ospiti, Regione Lombardia ci sta coinvolgendo attivamente per fronteggiare una malattia in forte crescita come l’Alzheimer. Ora veniamo ai fatti, accuratamente documentati in una recente relazione inviata alle autorità di controllo regionali (e contestato dall'Usb, ndr). Le propongo qualche passaggio interessante del capitolato, senza inutili commenti.

L’appalto è stato aggiudicato nel 2013 a seguito di una gara regolare suddivisa in tre lotti. L’impresa ha per oggetto l’affidamento in gestione di servizi assistenziali, infermieristici e fisioterapici erogati a favore di una parte degli utenti dell’Azienda, anche a integrazione delle attività svolte dal personale dipendente, presso le sue sedi di lavoro e sul territorio. Le prestazioni di infermieri, ASA, OSS e terapisti della riabilitazione sono assicurate dall’appaltatore con propria organizzazione e personale e a proprio rischio. Lo stesso deve assicurare l’integrazione organizzativa e funzionale con il complesso di prestazioni simili erogate dal personale dell’ASP Golgi-Redaelli. L’appaltatore deve informare i soggetti previsti dalla legge sui rischi lavorativi aziendali relativi all’attività appaltata e sulle misure di prevenzione adottate. In sintesi, si tratta di norme rigorose regolarmente applicate.

La Ditta appaltatrice gestisce in via esclusiva con propri operatori (ASA, OSS e infermieri) quattro (4) reparti dell’ASP con una dotazione di circa 200 posti letto. Negli altri servizi la compresenza di operatori dell’ASP e della Ditta appaltatrice, ove mantenuta, è organizzata in ottemperanza alle indicazioni operative fornite da Regione Lombardia all’atto dell’accreditamento, e in accordo con le Rappresentanze sindacali unitarie locali, nel rispetto dei vincoli e delle prescrizioni previste dalla normativa in vigore. Nel complesso, le ore lavorative fornite dalla ditta appaltatrice nel 2018 ammontano a circa 450.000 su un totale di 2.450.000 e rappresentano quindi quasi il 19% di tutte le prestazioni. La gestione complessiva dell’appalto, lo sottolineo, non ha mai dato luogo a contenziosi e si è svolta nell’ambito di una sostanziale correttezza. Non risulta all’Azienda che si siano verificate rimostranze da parte degli operatori per irregolarità nei pagamenti o per negazioni di diritti contrattuali.

L’appalto si trova in fase di proroga tecnica. Nel frattempo, è stato pubblicato un nuovo capitolato di gara che, per evitare qualsiasi possibilità di equivoco circa la natura del servizio, prevede l’affidamento all’esterno dell’intera gestione di alcuni reparti RSA – quattro presso la sede di Milano e tre presso la sede di Vimodrone –. C’è chiaramente l’obbligo, per l’appaltatore, di procurare tutte le figure professionali necessarie per l’accreditamento. In tal modo viene scongiurato fin dall’inizio il rischio di commistione con i dipendenti aziendali e ogni possibile dubbio circa la presenza di attività di somministrazione di personale.
Per la sede di Abbiategrasso, invece, dove la quota manodopera esterna è contenuta, si è preferito optare per il ricorso al servizio di somministrazione di personale, per il quale si sta predisponendo l’apposito capitolato di gara. Nel frattempo, prosegue la trattativa con le Rappresentanze Sindacali aziendali e territoriali per la stipula dell’accordo decentrato cosi come previsto dall’ultimo CCNL. Nell’ambito degli accordi già raggiunti, l’Azienda si è formalmente impegnata ad assumere, entro la fine del 2020, almeno 100 figure professionali aggiuntive prevedendone l’immissione in ruolo, riducendo così il ricorso a forme alternative di reperimento delle risorse umane.

Ricordo anche che, contrariamente alle contestazioni rivolteci cui rispondiamo, il 2 febbraio 2018 si è svolto un sopralluogo dell’Ispettorato del Lavoro nella sede aziendale (uffici amministrativi e servizi operativi), volto ad accertare la “genuinità” dell’appalto del servizio infermieristico, fisioterapico e assistenziale presso gli istituti geriatrici amministrati. In ogni caso l’Azienda, da qualche mese, ha iniziato il percorso di rivalutazione dell’appalto tuttora in essere che è propedeutica all’inizio del nuovo affidamento. Per concludere, caro Direttore, credo che la vicenda segnalata all’attenzione dei suoi lettori necessiti, per essere risolta, di una assunzione di responsabilità da parte dei vari soggetti coinvolti in una logica di trasparenza, cooperazione e condivisione. Il Golgi Redaelli di Milano è impegnato – in piena sintonia con Regione Lombardia – a dare risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione anziana. Proprio per rispondere a questi bisogni complessi e urgenti è più che mai necessaria, oggi, una prova di maturità del sindacato tutto.

Cordiali saluti

Dott. Enzo Lucchini
Direttore Generale ASP Golgi-Redaelli di Milano


20 settembre 2019
© Riproduzione riservata

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