Lombardia, stretta ai criteri per accredito strutture sanitarie private. Approvata risoluzione 5 Stelle
La Regione Lombardia si impegna a prevedere tra i parametri di accreditamento il certificato di regolarità fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e il DURC, Documento unico regolarità contabile. L'ente, tra le altre cose, dovrà garantire il principio di continuità aziendale e dovtrà mettere a disposizione della Regione le informazioni circa le liste di attesa, in modo che la Lombardia possa gestire l'agenda unica delle prenotazioni tra le strutture pubbliche e private
17 SET - Sì all’unanimità, in Consiglio regionale della Lombardia, alla risoluzione del M5S che rende più stringenti i criteri di accredito delle strutture sanitarie private al Sistema sanitario regionale. "Il documento approvato interviene sui requisiti di accreditamento delle strutture perché siano adeguati all'attività da svolgere per rating economici patrimoniali e di legalità”, spiega una nota del Consiglio. Nello specifico impegna il Presidente e la Giunta regionale a implementare i requisiti di accreditamento e di contrattualizzazione per le strutture sanitarie private, prevedendo che l'ente richiedente rispetti il principio della continuità aziendale, che non sia in procedura concorsuale, che gli amministratori non abbiano precedenti penali e soprattutto che l'ente metta a disposizione della Regione le informazioni circa le liste di attesa, in modo che la Lombardia possa gestire l'agenda unica delle prenotazioni tra le strutture pubbliche e private
Regione Lombardia si impegna, dunque, a prevedere tra i parametri di accreditamento tra l’altro il certificato di regolarità fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, il DURC, Documento unico regolarità contabile.
Ai fini di una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, è stato approvato all’unanimità anche un emendamento sulle modalità con cui fondazioni, associazioni e enti senza scopo di lucro sono chiamate a redigere il loro bilancio, qualora sia di entità superiore ai 15 milioni di euro.
“Sono molto soddisfatto, maggiori verifiche dei requisiti amministrativi ed economico-finanziari per l’accreditamento sono sinonimo di maggiori garanzie per i cittadini e per l’ente pubblico nell’offerta dei servizi sanitari. In ogni caso extra controlli in accesso per il privato sono urgenti, utili e necessari anche considerati gli scandali che hanno coinvolto la Lombardia negli ultimi anni. I cittadini meritano un sistema sanitario efficace e trasparente”, afferma
Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia e autore della risoluzione.
“Il documento approvato”, spiega Fumagalli, “interviene sui requisiti di accreditamento delle strutture perché siano adeguati all'attività da svolgere per rating economici patrimoniali e di legalità. Nello specifico, invita il presidente e la giunta regionale a implementare i requisiti di accreditamento e di contrattualizzazione per le strutture sanitarie private, prevedendo che l'ente richiedente rispetti il principio della continuità aziendale, che non sia in procedura concorsuale, che gli amministratori non abbiano precedenti penali e soprattutto che l'ente metta a disposizione della Regione le informazioni circa le liste di attesa, in modo che la Lombardia possa gestire l'agenda unica delle prenotazioni tra le strutture pubbliche e private”.
17 settembre 2019
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