Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Lombardia
segui quotidianosanita.it

Omicidi di Saronno. L’Ipasvi scrive al Procuratore della Repubblica a tutela immagine degli infermieri. “A denunciare quanto accaduto è stata una ‘vera’ infermiera”

La Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi scende in campo nella vicenda dei presunti omicidi all'ospedale di Saronno. E lo fa col  doppio scopo di tutelare l'immagine professionale degli infermieri e la persona, una infermiera, che ha permesso di scoprire i fatti delittuosi.

11 DIC - La Federazione Ipasvi ha deciso, tramite i suoli legali, di depositare presso il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio un atto d'intervento (art. 90 e seguenti c.p.p.) al fine di assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la reputazione degli infer­mieri contro condotte che se accertate nel procedimento penale in corso  sarebbero  fonte di danni morali e materiali per tutta la categoria   infermieristica.
 
A darne annuncio in una circolare a tutti i Collegi provinciali Ipasvi è la presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli, che sottolinea come “da questo momento quindi la Federazione Ipasvi affiancherà con azioni legali la difesa che i Collegi coinvolti metteranno in campo perché la tutela della professione e di chi la ri­ spetta e la difende con le sue azioni, sia garantita e non possa più essere messa in dubbio la professionalità e la deontologia degli infermieri”.
 
Questo il testo integrale della nota inviata ai Collegi.
 
I fatti di cronaca avvenuti nell'ospedale di Saronno hanno per l'ennesima volta coinvol­to la nostra professione in una spirale di definizioni legate ai presunti delitti commessi che con l'infermieristica non hanno nulla a che fare.
 
Questa volta però a interrompere le azioni delittuose di un sedicente medico e di una sedicente infermiera è stata la denuncia di una vera infermiera che con estremo co­raggio ha rifiutato di compiere le azioni che il medico voleva imporle e anzi lo ha querelato, salvando la vita di una paziente, ma subendo successivamente minacce fisiche e di eventuali ritorsioni.
 
In questo senso questa Federazione ha deciso di intervenire nella vicenda col  doppio scopo di tutelare l'immagine professionale degli infermieri e la persona che ha permesso di scoprire i fatti delittuosi ed ha tempestivamente provveduto, tramite i suoli legali, a depositare presso il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio un atto d'intervento (art. 90 e seguenti c.p.p.) al fine di assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la reputazione degli infer­mieri contro condotte che se accertate nel procedimento penale in corso  sarebbero  fonte di danni morali e materiali per tutta la categoria   infermieristica.
 
Inoltre questa Federazione intende porre in essere ogni azione a tutela degli iscritti che hanno avuto il coraggio i denunciare i gravi fatti venuti a loro conoscenza.
 
Da questo momento quindi la Federazione Ipasvi affiancherà con azioni legali la difesa che i Collegi coinvolti metteranno in campo perché la tutela della professione e di chi la ri­spetta e la difende con le sue azioni, sia garantita e non possa più essere messa in dubbio la professionalità e la deontologia degli infermieri.
 
Cordiali saluti.
 
Barbara Mangiacavalli


11 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lombardia

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy