All’Ipercoop di Peschiera Borromeo vendita di farmaci OTC senza farmacista (collegato online). Parafarmacie: “È illegale”
L’ipermercato alla periferia sud di Milano ha installato un totem con touchscreen collegato al sito di e-commerce di una parafarmacia. Il cliente seleziona il prodotto, la richiesta viene inviata a un farmacista che si trova altrove, che verifica e autorizza la richiesta. A dispensare il farmaco, a quel punto, un commesso dell’Ipercoop. Insorgono i titolari di parafarmacia: “La norma è chiara: la presenza e assistenza del farmacista deve essere personale e diretta”.
23 OTT - Arriva all’Ipercoop di Peschiera Borromeo, alla periferia di Milano, la possibilità di acquistare farmaci OTC anche senza la presenza di un farmacista. La soluzione è un totem con touchscreen, collegato al sito di e-commerce di una parafarmacia, che consente al cliente di seleziona il prodotto che desidera acquistare; la richiesta viene quindi inviata a un farmacista che lavora altrove che verifica e autorizza la richiesta. A dispensare il farmaco, a quel punto, un commesso dell’Ipercoop.
Secondo le informazioni raccolte dai giornalisti di
Pharmacy Scanner, che si sono recati personalmente all’Ipercoop per provare il totem e hanno parlato con il commesso addetto al servizio, il motivo di tale iniziativa risiederebbe nella difficoltà a reperire collaboratori farmacisti disponibili a lavorare nella sede.
Non è chiaro se si tratti di un caso isolato o di una sperimentazione destinata ad espandersi, ma per le associazioni dei titolari di parafarmacia (Movimento Nazionale Liberi Farmacisti - Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus – Unione Nazionale Farmacisti Titolari di Sola Parafarmaci) un servizio del genere è totalmente illegale: “La norma è assai chiara – spiegano in una nota - ed è stata ribadita recentemente in una nota del Ministero della Salute a proposito degli smart-loker, armadietti automatizzati che distribuiscono farmaci ai clienti in assenza del farmacista. Nella nota si legge chiaramente che “La vendita presso le farmacie e parafarmacie, deve avvenire - come espressamente disposto dal legislatore all’art. 122 TULLSS e all’art. 5 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006 n. 248 - in presenza e con l’assistenza “personale e diretta” del farmacista in tutte le fasi della dispensazione, che vanno dalla individuazione del medicinale alla consegna dello stesso all’acquirente”.
“Tale iniziativa – proseguono le associazioni dei titolari di parafarmacia - si va a sommare alle tante “idee bizzarre” che circolano in questo momento per aggirare la carenza di farmacisti laureati. Ancora una volta la strada è quella sbagliata, l’unica percorribile è quella di migliorare le condizioni economiche e di vita dei colleghi. Altre “brillanti” idee sono solo inutili escamotage atti ad aggirare il problema”.
Chiesto l’intervento della Fofi.
23 ottobre 2024
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