Genova. Più efficienza con il reparto gestito da infermieri all’ospedale Galliera
La struttura, unica nel suo genere nel Nord Italia, ospita i degenti stabilizzati provenienti dagli altri reparti, che necessitano ancora di cure prima delle dimissioni. Nei primi sei mesi di attività, il reparto ha permesso di liberare 1705 posti letto negli altri reparti e di aumentare i ricoveri, che sono stati 336 in più rispetto al 2016.
15 GEN - Sono stati oltre 300 i pazienti ricoverati (da maggio a settembre) nel nuovo reparto di degenza a conduzione infermieristica dell'ospedale Galliera di Genova. La struttura, unica nel suo genere nel Nord Italia, ospita i degenti stabilizzati provenienti dagli altri reparti, che necessitano ancora di cure prima delle dimissioni. Nei primi sei mesi di attività, il reparto ha permesso di liberare 1705 posti letto negli altri reparti e di aumentare i ricoveri, che sono stati 336 in più rispetto al 2016.
"Si tratta di un modello assistenziale utile per tutti i pazienti che abbiano completato il percorso diagnostico/terapeutico - spiega il direttore generale
Adriano Lagostena - ma che necessitano ancora di una continuità assistenziale complessa, di tipo infermieristico, prima del rientro a domicilio o in residenze sanitarie assistenziali".
"Il bilancio di questi mesi è molto positivo - commenta
Isabella Cevasco, responsabile professioni del Galliera - sia per il numero di pazienti ricoverati, sia per la soddisfazione degli utenti che degli operatori. L'apertura del reparto, che ha come compiuto la continuita' delle cure, ha permesso un miglior turn over negli altri reparti".
L'area di degenza conta 12 posti letto, altri 12 sono stati inaugurati il 5 dicembre all'istituto Brignole, ed è gestita da un coordinatore, 7 infermieri e 6 operatori socio-sanitari; 8 i giorni di degenza media. "Questa è la strada giusta per l'integrazione ospedale e territorio attraverso l'apertura dei reparti a conduzione infermieristica - commenta l'assessore regionale alla Sanità
Sonia Viale - non solo all'interno degli ospedali ma anche all'interno delle strutture sanitarie. Questa assistenza intermedia ha ridotto notevolmente le recidive, dando un servizio migliore alle famiglie e ai pazienti e una sostenibilità maggiore al sistema sanitario".
L'assessore sottolinea come questo tipo di reparto sia una strada concreta per una migliore sanità, "a chilometri zero, che mette al centro la persona. Questi reparti devono essere promossi, stiamo lavorando per aprirne un altro entro fine anno in un altro ospedale", quasi sicuramente genovese.
15 gennaio 2018
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