Cancro al polmone. Affermazioni errate su formazione personale e Campus Bio-Medico
di Pierfilippo Crucitti
05 GIU -
Gentile direttore,
in una lettera a lei indirizzata apparsa il primo giugno
sulla vostra testata web sul tema dello screening del tumore al polmone compare un’intervento della Sig.ra
Deanna Gatta, Presidente Alcase Italia, che riporta: “Contrariamente al mandato del workshop di individuare in tutte le regioni italiane strutture in grado di portare avanti un percorso diagnostico con personale qualificato (che è formabile in una settimana, secondo Un respiro per la Vita del campus Biomedico di Roma)”.
Con queste parole attribuisce in maniera impropria una affermazione, tra l’altro errata, al Policlinico Campus Bio-Medico e al progetto Un Respiro per la Vita.
Non è ben comprensibile se la Presidente Gatta si riferisca ai medici radiologi che devono refertare le TC a basso dosaggio o ad altro personale coinvolto nel programma di diagnosi precoce, ma in ogni caso il personale coinvolto e soprattutto quello medico necessita di opportuna formazione: un percorso che si esplicita nei sei anni universitari e nei cinque di specializzazione.
Ci dissociamo pertanto dall'affermazione "formabile in una settimana" che non trova riscontro nella formazione di un medico.
Pierfilippo Crucitti
Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia toracica e promotore del progetto di diagnosi precoce “Un respiro per la vita”
05 giugno 2019
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