Un comma 22 anche per le ricette
di Pier Luigi Bartoletti
04 GIU -
Gentile direttore,
il comma 22, titolo tradotto di una serie televisiva ora in onda sulle niostre TV passa dal tappeto rosso dei festival cinematografici alla meno trendy ricetta rossa del sistema sanitario nazionale. Per chi non lo sapesse il comma 22 è una procedura utilizzata per evitare, utilizzando un paradosso, che i militari potessero chiedere l’esonero da azioni belliche utilizzando l’infermità mentale, in quanto solo i sani di mente potevano chiedere di essere esentati e pertanto chi lo chiedeva era sano di mente e non infermo.
Con la ricetta rossa, il comma 22 italico, succede che i medici sono obbligati a prescrivere su ricetta dematerializzata, bianca, ma dal 1° Giugno in nome della sacra battaglia contro le liste di attesa, devono mettere per la diagnostica anche un codice di priorità, pena la non emissione della ricetta e sono costretti pertanto ad usare la ricetta rossa. Ma non era obbligatorio dematerializzare?
Certo, ma la catasta di normative in materia, che debbono essere tradotte in procedure informatiche necessarie per la ricetta non ha fatto i conti con il fatto che oggi nessun software possiede i codici per biffare, prioritarizzare, barrare e quindi non c’e’ nulla da fare obbligati a fare la ricetta dematerializzata ma per fare una ricetta bisogna farla rossa oppure taroccare le biffature.
I cup se non trovano il codice intendono che quell'esame va erogato dall'ospedale anche se non è così e il cittadino viene sbattuto da una parte all'altra. Siamo al caos ricette in tutta Italia con il paradosso che si creano liste di attesa per abbattere le liste di attesa. Poi dicono che i medici vanno all’estero, a ben vedere quasi quasi mi informo subito anche io.
Pier Luigi Bartoletti
Vice presidente Omceo Roma
04 giugno 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy