Pronto soccorso intasati a Napoli di chi la colpa?
di M.Della Calce, A.Scalzullo, T.De Angelis (SMI)
17 SET -
Gentile Direttore,
forse delle UCCP, dei Nuclei di cure Primarie, degli Ospedale di prossimità, degli Ambulatori dei Medici di Assistenza Primaria, di Continuità assistenziale, dei medici specialisti dei distretti sanitari oppure di una scorretta applicazione nei triage dei codici bianchi, verdi, gialli e rossi ?
Oppure il mancato filtro dei medici di base, così come dichiarato dal precedente Commissario ad acta per il piano di rientro della Regione Campania, il dottor Joseph Polimeni,
solo pochi mesi fa?
Tutti, dopo, ad iniziare una sarabanda di formali dichiarazioni sulla scarsa presenza ed efficacia di medici di base e della guardia medica, quali principali imputati del sovraffollamento del Cardarelli, principale Ospedale di Napoli e del Mezzogiorno.
Una diatriba ed una polemica che ha visto solo lo SMI della ASL Napoli 1 centro , contestare fortemente la natura e la sostanza di tali dichiarazioni , nutrendo forti dubbi sulla reale concretezza delle accuse.
Abbiamo aspettato solo poche settimane e, proprio nella serata del 15.09.2017, il direttore generale della AORN Cardarelli ing. Ciro Verdoliva, accompagnato dalla responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale collinare dott.ssa Palladino, ci ha reso pubblica soddisfazione dichiarando nella trasmissione della emittente regionale
TV LUNA/ Salute a tutti, che dati alla mano gli
accessi dei codici bianchi all’ospedale, da egli diretto, sono pochissimi quasi insignificanti in tutte le 24 ore.
Tale onesta,precisa ed importante testimonianza supportata dai dati della direzione generale del Cardarelli di fatto consente a noi di sottolineare il lavoro di filtro ed assistenza fornito dalla medicina generale territoriale nella sua interezza - sia per la quota ascrivibile all’ Assistenza Primaria che per la porzione riguardante la Guardia Medica notturna e festiva – e quindi sulla capacità di fornire ausilio agli ospedali che svolgono ruoli importanti di emergenza ed urgenza,
ci soddisfa e ci inorgoglisce per vari ordini di motivi:
I. finalmente viene sfatato pubblicamente la falsa asserzione che gli studi dei medici di famiglia e i presidi di guardia medica non filtrino gli accessi impropri agli ospedali;
II. che il lavoro svolto dalla medicina generale è fondamentale per mantenere i giusti equilibri di assistenza sanitaria all’ utenza;
III. che non sono le variegate, presenti e future, aggregazioni funzionali a rendere più efficiente il contesto assistenziale, non essendo mai realmente partite nella nostra città e nell’intera regione, ma il coscienzioso ed attento lavoro quotidiano dei singoli medici a fornire eccellenti risultati;
IV. che probabilmente l’affollamento è da considerarsi un naturale e scontato esito finale quale risultato ovvio di una serie di tagli determinati dalle condizioni economiche regionali e da quelle congiunturali nazionali che forniscono quote dal fondo sanitario inferiori alle nostre necessità.
Crediamo, quindi, opportuno rimarcare tali punti sopra menzionati, allo scopo di diradare, una volta e per tutte, le nebbie di una polemica assolutamente improduttiva ed in grado di arrecare solo danni all’utenza nell’ottica di una riduzione impropria dei livelli di fiducia, soprattutto in quei professionisti della salute pubblica, quali i medici di famiglia e della continuita' assistenziale(ex guardia medica), che con il loro costante e oscuro lavoro quotidiano mantengono altissimo il livello di assistenza alla popolazione, ricordando - inoltre - che la loro assenza soprattutto di notte e nei festivi determinerebbe davvero l’implosione della medicina pubblica gratuita e dell’intero Sistema Sanitario nazionale in tutte le sue forme
Dott. Mario Della Calce
Medico di medicina generale Asl Napoli 1
Consigliere Nazionale SMI
Dott. Antonio Scalzullo
Consigliere Nazionale SMI
Dott. Tommaso De Angelis
Resp.Smi Continuita' assistenziale
Asl Napoli 1 centro
17 settembre 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore