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Il punto sul Ddl "Osteopatico" alla Camera

di Giuseppe Forestieri

19 LUG - Gentile Direttore,
nelle ultime settimane si è dibattuto abbastanza sull'iter del Ddl 1324 sulle professioni sanitarie, approdato alla Camera dei Deputati dopo essere stato approvato dal Senato della Repubblica.
 
Questo al momento lo stato dell’arte dei lavori:
1. L'iter del Disegno di Legge risulta attualmente "in corso di esame in Commissione" e nessun voto è stato espresso dalla stessa commissione;
2. Al momento sono stati presentati circa 17 emendamenti riguardanti l'osteopatia, nessuno dei quali ancora messo in votazione, ai quali se ne potranno aggiungere degli altri;
3. Tra questi emendamenti ve ne sono due firmati da alcuni deputati del Partito Democratico (tra cui una fisioterapista), i quali a quanto pare non rappresentano la posizione ufficiale dello stesso partito, poiché al Senato lo stesso si è fortemente battuto per un'osteopatia autonoma, votando in tal senso. Uno tra questi, darebbe la possibilità ai soli medici e fisioterapisti di accedere al corso universitario in Osteopatia, ed addirittura subordinerebbe l'istituzione della professione ad un parere vincolante di un certo ente. Questa ed altre amenità (tipo quella che saranno udite solo le associazioni più rappresentative di fisioterapisti…), ci fanno capire lo stato di ignoranza che aleggia sulla nostra medicina manuale e gli interessi corporativi che vogliono fagocitarla.
 
Al momento risulta palese la contraddizione esistente nell'attuale maggioranza parlamentare alla Camera e al Senato, la cui "divergenza" in verità, rappresenta una prassi parlamentare spesso usata da chi, per interessi di parte, utilizza lo strumento della "navetta" per bloccare proposte legislative approvate da una camera o dall'altra.
 
Rispetto alle critiche a tali emendamenti, l'Anpo concorda con la tesi espressa dal Presidente dell'Accademia di Medicina Osteopatia Superiore in un recente articolo apparso sul suo quotidiano il 22 giugno 2017, ribandendo che l'associazione si batterà con ogni mezzo democratico affinchè la Camera approvi almeno il testo licenziato dal Senato, il quale, pur con alcune riserve, prevedere un percorso autonomo della formazione e della professione dell'Osteopata, così come deve e dovrà avvenire.
 
A tal proposito, l'Anpo lancia un appello a tutti gli osteopati ed alle associazioni di categoria più sensibili, affinchè si possa improntare una forte azione comune per difendere la nostra professione da appropriazioni indebite.
 
Dott. Giuseppe Forestieri D.O.
Presidente Associazione Nazionale Professioni Osteopati - A.N.P.O.

19 luglio 2017
© Riproduzione riservata

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