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Ddl parto naturale sicuro. Non diffondere tecniche e tecnologie non supportate da sufficienti evidenze scientifiche

di Elisabetta Colciago

14 LUG - Gentile Direttore,
nell’ambito del dibattito sul Ddl Binetti-Di Biagio in materia di parto sicuro, la Federazione Nazionale Collegi Ostetriche e Società Scientifiche di Ostetricia e Ginecologia si sono già espressi sulla necessità di coinvolgere i professionisti competenti per affrontare argomenti che riguardino l’evento nascita, vorrei quindi concentrare l’attenzione sulle evidenze scientifiche in merito a manovra di Kristeller, all’utilizzo della cintura ostetrica durante la fase espulsiva del travaglio di parto e ai Modelli Organizzativi e Assistenziali Ostetrici che rendono il percorso nascita sicuro e naturale.

Nel lontano 1996 l’Organizzazione Mondiale della Sanità specifica che non sono presenti chiare evidenze scientifiche per incoraggiare l’esecuzione di una pressione sul fondo uterino (manovra di Kristeller) e che essa dovrebbe essere utilizzata con prudenza finché non verrà fatta chiarezza.

Una Cochrane Review, pubblicata nel 2009, identifica un unico studio randomizzato controllato del 1999 che valuta se la pressione sul fondo uterino o la manovra di Kristeller siano efficaci nel favorire un parto spontaneo, nel prevenire un prolungamento della fase espulsiva del travaglio o un parto operativo. Lo studio è stato condotto a Londra su un campione di 500 donne nullipare, a termine di gravidanza, con feto in presentazione cefalica ed in presenza di analgesia epidurale (Cox J, Cotzias CS, Siakpere O, Osuagwu FI, Holmes EP, Paterson-Brown S. Does an inflatable obstetric belt facilitate spontaneous vaginal delivery in nulliparae with epidural anlagesia? British Journal of Obstetrics & Gynaecology 1999; 106(12):1280-6).

La Revisione Sistematica Cochrane conclude che la manovra di Kristeller, effettuata tramite una cintura ostetrica gonfiabile durante la fase espulsiva del travaglio di parto, non incrementa il tasso di parti spontanei e non diminuisce il tasso di parti operativi, le evidenze sulle conseguenze sul perineo non sono conclusive e quelle sulla sicurezza per il neonato sono insufficienti.

Un altro studio Controllato Randomizzato del 2009, condotto su un campione di 197 donne a termine di gravidanza ed in assenza di analgesia epidurale, conclude che non si evidenziano benefici durante l’utilizzo della manovra di Kristeller e che esistono limitate evidenze che essa potrebbe rappresentare un fattore di rischio per morbilità materna e fetale. La manovra di Kristeller non è raccomandata ed il suo utilizzo dovrebbe essere limitato a protocolli di studio. (Api O, Balcin ME, Ugurel V, Api M, Turan C, Unal O. The effect of uterine fundal pressure on the duration of the second stage of labor: a randomized controlled trial. Acta Obstet Gynecol Scand 2009; 88(3):320-4).

OMS prima, Linee Guida NICE sull’assistenza ostetrica durante travaglio e parto (2014), Linee Guida ISS su gravidanza fisiologica (2011) e numerose evidenze scientifiche e Revisioni Sistematiche Cochrane, hanno dimostrato quali siano i punti cardine sui quali investire energie e risorse per garantire sicurezza dei servizi e diminuzione di interventi inutili e dannosi per donna e feto/neonato, incrementando il tasso di parti spontanei, contrastando così il drammatico tasso italiano di tagli cesarei.  

La differenziazione tra percorso fisiologico e patologico delle donne, partendo dalla gravidanza fino al puerperio, la conduzione autonoma da parte dell’Ostetrica della gravidanza fisiologica, l’assistenza continuativa da parte di un’Ostetrica durante travaglio e parto, sono elementi che comportano numerosi benefici per donne e per feti/neonati.

Una Revisione Sistematica Cochrane identifica 13 Studi per un campione di 16.242 donne a cui è stato offerto un Modello Assistenziale basato sull’assistenza continuativa da parte di un’Ostetrica durante gravidanza, travaglio e parto. Questo Modello Assistenziale Ostetrico è associato a riduzione della necessità materna dell’utilizzo di metodi di controllo del dolore farmacologici, riduzione di esecuzione di episiotomie e parti operativi, aumento di parti spontanei, conoscenza dell’Ostetrica coinvolta nell’assistenza durante travaglio e parto, minor probabilità di parto pre-termine prima delle 24 settimane gestazionali senza differenze dopo la 24° settimana.

Gli autori raccomandano di offrire alla maggior parte delle donne l’assistenza continuativa da parte di un’Ostetrica e di incoraggiare le donne stesse a richiederla. (Sandall J, Soltani H, Gates S, Shennan A, Devane D Midwife-led continuity models versus other models of care for childbearing women (Review); 2013).

Auspico quindi che professionisti sanitari e politici si rendano disponibili ed operativi per collaborare ed implementare raccomandazioni già esistenti, rendendo più sicuro il percorso nascita e più soddisfacente l’esperienza di ogni donna, evitando di diffondere tecnologie che al contrario non sono supportate da sufficienti evidenze scientifiche.

Elisabetta Colciago
Ostetrica


14 luglio 2015
© Riproduzione riservata

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