Farmacie. Chi ci pensa ai collaboratori?
di BiancaMaria Gianolla
Ma perché si parla sempre di giovani farmacisti penalizzati, desiderosi di diventare titolari di farmacia, che con il conteggio dei punteggi non sono favoriti? Perché, invece, non si nominano mai quei collaboratori che da anni fanno da spalla ai titolari, con paghe vergognose...
20 FEB -
Gentile direttore,
desidero solo fare un appunto, o meglio una critica, ai luminari che intervengono sul vostro sito con articoli con i quali attaccano le regolamentazioni per l'assegnazione di nuove sedi farmaceutiche tramite il concorso straordinario per soli titoli.
Ma perché si parla sempre di giovani farmacisti penalizzati, desiderosi di diventare titolari di farmacia, che con il conteggio dei punteggi non sono favoriti? Perché, invece, non si nominano mai quei collaboratori che da anni fanno da spalla ai titolari, con paghe vergognose, che negli anni hanno accumulato un bagaglio notevole di esperienza, cosa molto importante, a mio parere, nella gestione di una farmacia propria? Perché si pensa di agevolare i giovani facendo loro saltare la "gavetta", cosa che tutti noi collaboratori "anziani" abbiamo fatto con fatica e sudore?
Il problema dei posti di lavoro comunque, dopo il concorso, si risolverebbe in parte anche per i giovani, visto che chi si aggiudica il concorso, lascerà vacante il suo ruolo di collaboratore.
Cordiali saluti
Dott. BiancaMaria Gianolla
20 febbraio 2013
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