Gentile Direttore,
di recente la SIRM ha pubblicato un documento dal titolo "L'atto medico radiologico", una linea guida organizzativa il cui obiettivo principale è la sistematizzazione dell’attività radiologica. Parallelamente, a fine settembre scorso, la Federazione nazionale Ordini TSRM PSTRP ha emanato una nota dal titolo "Organizzazione della telegestione nelle sezioni di radiologia", che tratta i medesimi temi organizzativi.
Tuttavia, queste due visioni sembrano differire in molti aspetti, generando in chi lavora nell’area radiologica la percezione di trovarsi di fronte a due “schieramenti”: quello dei medici e quello dei tecnici, lasciando solo sullo sfondo la necessità di una medicina basata sull’evidenza scientifica. La confusione è ulteriormente aumentata dalla natura degli enti firmatari: la SIRM, società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute ai sensi dell’art. 5 della Legge 24/2017, e la FNO TSRM PSTRP, ente sussidiario dello Stato.
Il punto di maggior contrasto tra i due documenti è la telegestione. Per la SIRM, un “particolare aspetto è quello della telegestione e della telediagnosi, possibile in casi specifici nella sola condizione di emergenza-urgenza per esami senza mezzo di contrasto iniettabile, o nel caso di consulto tra medici specialisti in Radiodiagnostica”. Al contrario, nel documento della Federazione nazionale Ordini TSRM PSTRP si lascia chiaramente intendere che la telegestione possa trovare applicazione anche al di fuori di tale contesto.
Di conseguenza, emerge un approccio diverso al tema della giustificazione dell’esame radiologico da parte del medico radiologo:
Nella quotidianità lavorativa, questa “inflazione normativa” si scontra con una diffusa deregulation: la carenza cronica di medici rende difficoltosa la giustificazione preliminare in presenza fisica per molti esami senza mezzo di contrasto, mentre la giustificazione su protocollo o algoritmo risulta pressoché sconosciuta nella pratica operativa. Sarebbe quindi auspicabile un intervento ministeriale, in una materia di competenza concorrente tra Stato e Regioni, che affronti la carenza di medici radiologi o renda finalmente operativa la giustificazione su protocollo, quale prassi consolidata di salute pubblica e sicurezza delle cure.