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Salute in tutte le politiche: dalla one health al cultural welfare

di Domenica Taruscio, Alberto Mantovani

25 NOV -

Gentile Direttore,
“Salute in tutte le politiche” significa considerare le implicazioni per la salute nelle azioni intraprese per modificare l’ambiente, i modi di produrre, consumare o abitare, il contesto sociale e culturale. Come afferma la Organizzazione Mondiale della Sanità, tutti questi differenti macro-fattori sono critici determinanti di salute, intesa come “benessere fisico, sociale e mentale” (OMS, 1984) e che include “la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alla sfide sociali, fisiche ed emotive” (OMS, 2011).

Le diverse complementari coniugazioni della salute in tutte politiche sono state argomento dell’evento “Salute in tutte le politiche: dalla One Health al Cultural Welfare”, organizzato dal Centro Studi KOS - Scienza Arte Società (https://studycentrekos.org/) con la partecipazione, fra gli altri, di Giovanni Leonardi, direttore del neo-costituito Dipartimento “One Health” del Ministero della Salute, nell’ambito della 9° edizione del Forum Sistema Salute “La chiameremo Umanità” (Firenze- La Leopolda, 12-13 novembre 2024 https://forumdellaleopolda.it/wp-content/uploads/2024/10/FSS2024_Programma-14.pdf).

Secondo la definizione (https://www.who.int/news/item/01-12-2021-tripartite-and-unep-support-ohhlep-s-definition-of-one-health) adottata nel 2021 dalle agenzie delle Nazioni Unite (WHO - salute umana; FAO - alimentazione; WOAH - salute animale; UNEP – ambiente) One Health è sia una visione sia un approccio operativo che vede le interconnessioni fra la salute ed il benessere degli esseri umani, degli animali, nonché delle piante e degli ecosistemi, coinvolgendo numerose discipline e settori della società. La One Health, pertanto, è una visione della complessità per riuscire ad intervenirvi, comprendendo e valutando le interazioni, e le sinergie fra i differenti determinanti di salute. In realtà la One Health diventa una scelta obbligata di fronte ad eventi di portata globale e che travalicano i singoli ambiti disciplinari e/o istituzionali: esempi sono le epidemie emergenti e riemergenti, l’impatto sulla salute dei cambiamenti climatici, l’antibiotico-resistenza, nonché le contaminazioni pervasive che attraversano i comparti ambientali come PFAS e microplastiche. La visione One Health evidenzia, quindi, con nuovo risalto il ruolo dell’ambiente fra i determinanti di salute, inteso come “ecosistema” vale a dire come rete di interconnessioni fra gli esseri viventi. Nell’epoca dell’Antropocene, la visione ecosistemica della One Health deve necessariamente includere anche i fattori socio-economici e culturali e le scelte di valore che li determinano: basti pensare ad aspetti di primario interesse per la salute globale come i modi di produrre alimenti e di gestire i rifiuti.

Per realizzare la visione olistica della “Salute in tutte le politiche” alla One Health si può, quindi, affiancare il concetto di Welfare Culturale. Un approccio basato sulla promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti e sul patrimonio culturale, che in tale modo -attraverso pratiche strutturate e basate su evidenze- diventano risorsa per la promozione della salute e del benessere soggettivo e di comunità, nonché di riduzione delle disuguaglianze (https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Welfare.html).

Un campo di feconda interazione fra One Health e Welfare Culturale è rappresentato dalle città, veri ecosistemi, indispensabili centri di sviluppo e mescolanza culturali e, nel contempo, focolai di mal-essere sanitario, ambientale e sociale che richiamano l’urgente necessità di valori come equità, trasparenza e inclusività. In questo ambito, il Welfare Culturale può dare fondamentali contributi per gli obiettivi dell’equità e dell’inclusività, mobilizzando e canalizzando energie che facilitano l’accesso alla cultura nonché l’ascolto di voci e punti di vista che resterebbero invisibili.

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La One Health si pone quindi come approccio strategico per comprendere e affrontare la

complessità, e la sua applicazione va perfezionandosi man mano che si tesaurizzano esempi positivi in contesti specifici. In parallelo, l’approccio del Welfare Culturale ha un riconosciuto valore positivo per il ben-essere della persona e della comunità. Pertanto la interazione fra OH e Welfare Culturale può essere di grande importanza per realizzare una promozione della salute sempre più ampia e inclusiva.

L’incontro della Leopolda si è concluso con la costituzione di un Tavolo di lavoro permanente, aperto a tutti i contributi da saperi esperti e laici, per co-costruire un percorso sulle potenzialità offerte da nuove angolazioni ed approcci come la One Health e il Welfare Culturale.

Domenica Taruscio

Presidente del Centro Studi KOS – Scienza. Arte, Società

Alberto Mantovani
Vice Presidente del Centro Studi KOS – Scienza. Arte, Società



25 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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