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Martedì 15 OTTOBRE 2024
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Non è vero che la spesa sanitaria privata ha registrato un aumento record

di Mario Del Vecchio, Luigi Preti

15 OTT -

Gentile Direttore,
negli ultimi giorni gli organi di informazione, Quotidiano Sanità compreso, hanno dato ampio spazio al rapporto Gimbe e, in particolare, alla notizia, contenuta nel rapporto stesso, secondo la quale la spesa sanitaria privata avrebbe registrato un aumento record del 10,3% tra il 2022 e il 2023 (vedi Tabella 3.1 del Report)

Tale notizia è stata raccolta da molti commentatori, collocandola in narrazione molto diffusa che segnala un costante e incontrollato aumento della spesa sanitaria privata collegando il fenomeno alle oggettive e crescenti difficoltà sperimentate sul fronte della spesa sanitaria pubblica.

Per chiunque osservi con un minimo di attenzione e sistematicità i consumi sanitari nel nostro paese, come fa OCPS da più di dieci anni, la notizia non poteva che risultare sorprendente. In effetti lo studio utilizza dati di due serie storiche ISTAT diverse (quella dell’edizione di giugno 2023 per i dati relativi al 2022 e quella dell’edizione di maggio 2024 per i dati relativi al 2023), mentre i dati corretti, sia per la componente pubblica, che per la componente privata, sono quelli riportati nella seguente tabella 1.

Non siamo intervenuti subito nel dibattito un po’ perché eravamo sicuri che Gimbe si sarebbe rapidamente accorto dell’errore, ma anche per capire quanti tra quelli che partecipano a un intenso dibattito su pubblico e privato in sanità abbiano contezza delle concrete dinamiche e dei numeri che li rappresentano.

A giudicare dal fatto che nessuno sia ad oggi intervenuto a seguito, non di un semplice errore, che anche i centri più accreditati possono sempre commettere, ma di una mancata o errata conoscenza sui fondamentali del fenomeno, conferma come tale contezza sia poco diffusa.

Che poi tutto ciò venga messo al servizio di tesi spesso condivisibili non può essere una giustificazione: difendere l’intervento pubblico sulla base di rappresentazioni errate, salva la coscienza, ma conduce quasi inevitabilmente a proposte irrealistiche o controproducenti.

Come OCPS continuiamo ostinatamente a produrre evidenze, come quelle che appariranno nel prossimo rapporto OASI che verrà presentato a dicembre, in grado di offrire a un dibattito fondamentale per il futuro della società terreni più solidi rispetto a percezioni e ideologie.

Confidiamo, infine, che i dati corretti abbiano la stessa rilevanza (notiziabilità) di quelli sbagliati. In fondo potrebbe essere una notizia il fatto che, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, la spesa privata tra il 2022 e il 2023 è cresciuta del 2,1 % mantenendo inalterato il suo peso sul PIL.

Mario Del Vecchio
Luigi Preti
Osservatorio Consumi Privati in Sanità (OCPS)-SDA Bocconi



15 ottobre 2024
© Riproduzione riservata

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