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Ancora irrisolta la questione dei precari Aifa. Siamo 30 persone, 30 famiglie e 30 vite che da anni non hanno una stabilità

di Precari Aifa

14 GIU - Gentile direttore,
sono passati 6 mesi e 14 giorni; c’è stato il cambio di organizzazione dei vertici dell’Agenzia Italiana del Farmaco; c’è stata la modifica della CTS dopo che la vecchia ha avuto un rinnovo di quasi 900 giorni; 10 giorni dopo la nomina il Presidente Palù si è dimesso; è stato nominato il professor Nisticò a Presidente; la lotta politica in conferenza Stato-Regioni per continuare ad avere potere decisionale, in seno alle nomine, è stata pressante; è stato nominato il dottor Pavesi a direttore amministrativo; alcuni genitori di ragazzi con disforia di genere si sono incatenati sotto la sede dell’Agenzia per protesta; è stato nominato il dottor Russo a direttore sanitario; si è insediato il nuovo CdA; lo stesso è composto da soli uomini; è stata organizzata una conferenza di presentazione della nuova governance AIFA; l’evento è stato annullato dopo lo scoop de La Repubblica; sono stati approvati alla Camera due Odg sui precari; i precari sono disoccupati.

Questa, brevemente, è la storia recente dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Storia che, come spesso accade nelle italiche menti, tende ad esser velocemente dimenticata. E purtroppo noi precari siamo stati dimenticati. Anzi, dovremmo smettere di definirci precari, il Governo Meloni e l’Amministrazione AIFA ci hanno ormai reso disoccupati. Nonostante le insistenti richieste di procedere ai rinnovi e alla stabilizzazione - come più volte accaduto in altre amministrazioni centrali - mai smesse nel corso di questi ultimi 5 anni; nonostante le innumerevoli mail e lettere inviate al Ministro della Salute Schillaci e al Sottosegretario Gemmato (ricordiamo sempre il suo zelo e attenzione nei nostri confronti quando occupava gli scranni dell’opposizione) affinché fossimo ricevuti per discutere della nostra incivile, squallida e forse anche incostituzionale situazione; nonostante le lettere scritte alla Presidente del Consiglio Meloni e al Presidente della Repubblica Mattarella; nonostante l’AIFA sia sotto organico e poco performante rispetto alle pari agenzie europee; nonostante siano stati approvati due Odg che impegnano il Governo a rinnovare i contratti e a procedere alla stabilizzazione nel primo provvedimento utile; nonostante tutto questo: noi siamo sempre disoccupati ed inascoltati. Purtroppo siamo solo 30 lavoratori iper specializzati nella complessa filiera autorizzativa del farmaco che, da anni, vengono bistrattati ed umiliati. Siamo 30 persone, con 30 famiglie e 30 vite, che da anni non hanno una stabilità emotiva, sociale e una prospettiva futura certa. Siamo 30 persone di cui non si interessa nessuno. Ed ora, siamo arrivati al limite della sopportazione e della comprensione. Abbiamo sempre manifestato con toni ed atteggiamenti civili, non ottenendo nulla. Ci state costringendo a cambiare atteggiamento. Rinnoviamo la richiesta all’istituzione di un tavolo tecnico che risolva immediatamente la situazione, che si proceda al rinnovo contrattuale e che venga posta fine a questa triste pagina.

I Precari AIFA

14 giugno 2024
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