Il Fse così come è costruisce nuove barriere istituzionali ai danni della salute delle persone LGBTI
di Manlio Converti
28 LUG -
Gentile Direttore,
in Italia i diritti sanitari delle persone LGBTI stanno per essere ristretti a causa della prossima partenza del FSE di cui si tessono le lodi nel vostro articolo.
I motivi li abbiamo spesso citati.
1) ICD-9 CM
2) Codice Fiscale
3) Privacy
Andiamo nel dettaglio.
1) La Classificazione Anagrafica con il Codice Fiscale cancellerà ancora il diritto alla Salute delle persone Transgender e Intersex già oggi ampiamente ignorato, e rischia di bloccare l'uso attuale di Terapie farmacologiche e chirurgiche:
- a) alla nascita le persone Intersex continueranno ad essere cancellate sotto la voce M o F,
- b) all'atto dell'uso degli ormoni cross-sex la prescrizione potrebbe essere bloccata dal FSE che si basi sul CF,
- c) all'atto del riconoscimento anagrafico del genere in tribunale l'intera pratica del FSE potrebbe essere bloccata o cancellata per le persone Transgender,
- d) sempre all'atto del riconoscimento anagrafico del genere in tribunale le pratiche di screening oncologici potrebbero essere ancora del tutto bloccate dal FSE per la discrepanza tra sesso anatomico e anagrafico.
2) L'utilizzo del ICD-9 CM per classificazione delle patologie implica che le persone LGBTI saranno considerate malate di mente per Orientamento sessuale o per Disforia di Genere. Non si capisce perché si continui ad usare ICD-9 CM scaduto dal 17 maggio 1990 invece di usare ICD-11, valido dal 2020:
- a) l'esistenza di diagnosi psichiatrica per orientamento sessuale e identità di genere giustifica l'utilizzo delle cosiddette terapie di conversione che neanche la Deontologia Professionale Medica ha finora voluto riconoscere in Italia come forme di torture, nonostante la Nota 2016 della WPA,
- b) l'esistenza di diagnosi giustifica anche le continue aggressioni omofobe di medici celebri per le loro attività omofobe mediatiche, oltre che interpersonali del personale medico comune, finora mai sanzionate dalla Fnomceo,
- c) la Deontologia Professionale Medica nemmeno prevede limiti e sanzioni proprio perché è prevista come patologia da ICD-9 CM sia l'omosessualità che il transgenderismo e quando richieste delle modifiche hanno risposto che non erano recepibili perché erano esse ad essere discriminatorie.
3) Le persone con HIV saranno soggette ad un triplo meccanismo di privacy, pletorico, visto che è stavolta sufficiente invece quello del FSE, a causa della legge 135/90, all'epoca necessaria, ma oggi obsoleta.
L'incrocio tra legge 135/90 ed FSE è pericoloso e può impedire di raggiungere gli obiettivi WHO sulla lotta ad HIV:
- a) Questo eccesso di privacy già oggi rende impossibile uno screening a tappeto delle persone con HIV, eppure l'epidemia da HIV oggi potrebbe essere eliminata quasi del tutto, poiché la terapia ART produce la condizione U=U.
- b) D'altra parte oggi stiamo per attivare quasi ovunque la PREP gratuita. Anche questo dato potrebbe cadere nel triplo meccanismo di privacy (in questo caso anche andrebbe eliminata la legge 135/90) con l'effetto di non permettere ad esempio di valutare correttamente interazioni farmacologiche ed eventuali effetti avversi,
- c) Poter chiedere di routine il test HIV (senza la legge 135/90 ma solo con la privacy del FSE) permetterebbe invece di trovare in tempo le persone sieropositive, salvare loro la vita o prolungarla di decenni, garantendo anche una sessualità normale grazie al principio U=U e fermando così l'epidemia. Oggi invece la maggior parte dei casi HIV è scoperto in Italia ancora troppo tardi proprio a causa della legge 135/90.
Purtroppo come Amigay aps nonostante le nostre numerose lettere al Ministero dal 2018 non abbiamo avuto mai l'onore di un incontro tecnico efficace su questi temi ed anche tutte le agenzie sanitarie contattate ed informate hanno semplicemente ignorato il tema perché è un tabù parlare delle persone LGBTI in Sanità anche solo per garantire la parità dei Diritti Sanitari.
Manlio Converti
PsichiatraPresidente AMIGAY aps
28 luglio 2023
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