Gentile Direttore,
oggi due notizie, apparentemente lontane, almeno per gli aspetti chilometrici, colpiscono, ancora una volta i medici. Che l’assistenza sanitaria sia nel mirino di Big Tech lo conferma tutta una serie di operazioni che in questi ultimi mesi hanno visto protagoniste aziende del calibro di Google, Apple, Microsoft, Amazon.
E proprio Amazon, ieri, ha dato un’ulteriore spinta a questo trend, trovando un accordo per l’acquisizione di 1Life Healthcare Inc., la società con sede a San Francisco che ha in mano One Medical, una catena di ambulatori medici negli Stati Uniti che utilizza la tecnologia per prestare assistenza on line attraverso un’applicazione.
Un’operazione per niente marginale che conferma le aspirazioni di Amazon nel settore medico. La possibilità del gigante globale, da 900 miliardi, di attivare il digitale anche nell'assistenza sanitaria potrebbe diventare una chiara possibilità e una proposta strategica per l’ingresso nel mercato sanitario. Pochi sono i dubbi sulle nuove tecnologie digitali che hanno un ruolo nelle enormi sfide che i sistemi sanitari devono affrontare.
Un’altra proposizione avviene nei nostri confini. Notizia che ha scatenato l’indignazione dei medici per la pubblicità di un pacchetto assicurativo che offre assistenza medica privata.
“Il tuo medico di famiglia è irraggiungibile?” questo il claim, che invita poi a non preoccuparsi perché con la loro soluzione si può ricevere assistenza medica “24/7”. Il tutto corredato da un’immagine, ripresa dall’alto: due bagnanti, dei quali uno cerchiato e indicato con una freccia, e il messaggio: “Il tuo medico di base sta facendo snorkeling nel Mar Rosso? ”.
Immediata la risposta del Presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Anelli: “Il messaggio - sia testuale che iconico - si risolve in un’offesa gratuita ai danni di professionisti medici che, sino a prova contraria, hanno assicurato e assicurano la massima tutela della salute dei loro pazienti anche a costo della vita, come avvenuto durante la pandemia da COVID-19”.
One Medical è conosciuta negli Stati Uniti per il suo servizio di consulenza medica basato sugli abbonamenti e offre ai pazienti visite mediche di persona e virtuali. La società conta circa767 mila membri 188 studi medici in 25 mercati.
Axa salute prevede Stop alle lunghe liste d’attesa! “Con AXA hai a disposizione un ampio network di strutture sanitarie altamente specializzate in tutta Italia che ti permettono di accedere a prestazioni mediche e visite in modo rapido”.
“Assistenza 24/7 in caso di emergenza: Contatta 24/7 i nostri operatori per assistenza medica in caso di emergenza, come ad esempio l’invio di un medico o di un’ambulanza o per il consulto di medico generico, un pediatra, un cardiologo, un ortopedico un ginecologo o un pneumologo. Inoltre, in orari d’ufficio, a tua disposizione anche un consulto telefonico o videochiamata con uno psicologo”!
La tecnologia avanza a ritmi serrati in sanità, ma l’interrogativo rimane e cioè quanto la sua invasività è congrua a soddisfare il diritto alla salute dei cittadini o quanto soddisfi unicamente le ragioni di mercato sottraendo privacy, diritti e risorse allo sviluppo di appropriate politiche della salute per tutti.
Ma soprattutto quale potrà diventare il futuro dei medici sempre più espropriati dal loro ruolo professionale. Bastano le indignazioni e la sottolineatura alle offese che provengono da più parti a discredito dei medici? Non sarebbe opportuno che i sanitari si riappropriassero della dignità di una professione che ha alla sua base il rapporto medico–paziente e non rimanessero disuniti a fronte di attacchi che avranno, nel tempo, l’unico scopo di svilire il loro ruolo primario?
Claudio Testuzza