Antea Onlus e Asl Roma1. Progetto ITER per un accesso tempestivo alle cure palliative
Il progetto ITER nasce dalla necessità di sviluppare le cure palliative di base per aiutare i pazienti il prima possibile. “Oggi purtroppo questo non accade e, nella stragrande maggioranza dei casi, i pazienti vengono presi in carico da centri specialistici come Antea, quando ormai sono nella fase finale della malattia”.
26 FEB - "Saper riconoscere precocemente i bisogni di cure palliative per dare la possibilità ai pazienti di affrontare con dignità il percorso di cura, dalla diagnosi al fine vita. È questo il filo conduttore del progetto ITER promosso da Antea in collaborazione con la Asl Roma1 e presentato sabato 23 febbraio nel corso di un convegno che si è svolto presso il padiglione 90 del S. Maria della Pietà. Ai lavori hanno partecipato 120 tra medici di famiglia, palliativisti, infermieri del territorio e ospedalieri". È quanto si legge in una nota della Associazione Antea Onlus.
“Il Progetto - spiega
Giuseppe Casale, coordinatore sanitario Antea - individua proprio nella sinergia tra queste figure professionali la chiave di volta per assicurare tempestività di cure. ITER nasce dalla necessità di sviluppare le cure palliative di base per aiutare i pazienti il prima possibile. Oggi purtroppo questo non accade e, nella stragrande maggioranza dei casi, i pazienti vengono presi in carico da centri specialistici come Antea, quando ormai sono nella fase finale della malattia. Con ITER e l’impegno di tutti modificheremo questo percorso”.
“Per raggiungere questo obiettivo - spiega
Caterina Magnani, responsabile Ricerca Antea e coordinatrice del progetto - è fondamentale che tutti gli attori coinvolti possiedano le competenze necessarie, a partire dai medici di famiglia. Il percorso di formazione sul campo proposto da ITER è dunque un momento essenziale per iniziare ad incidere in modo positivo sulla qualità di vita delle persone malate e delle loro famiglie".
"Studi scientifici - spiega la nota - hanno dimostrato che i pazienti affetti da patologie inguaribili hanno bisogni di cure palliative e terapie di supporto già dal momento della diagnosi di malattia e di come l’erogazione di cure palliative di base da parte di altri clinici (medici di famiglia, ospedalieri etc.) possa migliorare la loro qualità di vita".
“L’obiettivo è uno - aggiunge il direttore generale della Asl Roma 1
Angelo Tanese -. intendiamo cogliere questa sfida, in partnership con l’Associazione Antea, con l’auspicio di far vivere alle persone un percorso di cura che possa offrire una risposta concreta e tempestiva ai bisogni di salute, in tutti i servizi della Rete”.
26 febbraio 2019
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