Tumori seno, prostata e polmone. Congresso internazionale al Fatebenefratelli: “Dare giusto spazio, e dignità, alla radioterapia”
Il congresso che si terrà il 25 al 26 maggio prossimi, nella Sala Assunta dell’Ospedale “San Giovanni Calibita Fatebenefratelli – Isola Tiberina” è stato organizzato con la collaborazione di Amethyst Radiotherapy.
23 MAG - Uno scambio di conoscenze sugli aspetti diagnostici, chirurgici, farmacologici e radioterapici delle forme tumorali che maggiormente interessano la radioterapia, ossia cancro al seno, alla prostata e al polmone.
È questa la mission del Congresso internazionale di aggiornamento sul cancro al seno, alla prostata ed al polmone, che si terrà il 25 al 26 maggio prossimi, nella Sala Assunta dell’Ospedale “San Giovanni Calibita Fatebenefratelli – Isola Tiberina”. Il Congresso, al quale parteciperanno una ventina di relatori suddivisi in quattro sessioni di lavoro, è stato organizzato con la collaborazione di Amethyst Radiotherapy, un network europeo di centri di radioterapia. Attesi radioterapisti di Francia, Germania, Polonia, Gran Bretagna ed oltre 100 medici di Roma e del Lazio.
“L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di dare una nuova dignità alla radioterapia – spiega
Luca Marmiroli, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia del Fatebenefratelli Isola Tiberina – per difficoltà logistiche, per le condizioni del paziente, specie se anziano o non autosufficiente, e per una certa resistenza culturale degli stessi chirurghi, il percorso radioterapico, spesso, non è tenuto nella giusta considerazione, e troppe volte i pazienti ‘si perdono per strada’ e non concludono il ciclo di sedute. La radioterapia, al contrario, ha raggiunto una tale efficacia da costituire oggi una valida alternativa all’approccio chirurgico”.
Altro obiettivo dichiarato del congresso è l’istituzionalizzazione dei “Tumor board” in ogni ospedale. Si tratta di tavoli di coordinamento ai quale siedono il chirurgo, il radioterapista, l’oncologo, il radiologo, l’anatomopatologo, il genetista, l’endoscopista e lo psicologo, con l’intento di trovare la soluzione migliore, e comune, per ciascun caso clinico. Venendo a contatto con più professionisti nello stesso tempo, i medici che parteciperanno ai Tumor board potranno sviluppare un innovativo approccio alla malattia, arricchendo il proprio bagaglio culturale con una sorta di formazione continua.
23 maggio 2018
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