“Educautismo”. Un progetto integrato a sostegno dei bambini e delle famiglie per la cura e l’inclusione sociale
E' un progetto pilota che vede la collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità, la ASL di Latina e il Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma. L’iniziativa è stata illustrata oggi nell’ambito del Convegno “Counseling familiare e scolastico per i disturbi dello spettro autistico. Modello integrato di formazione tra sanità scuola e famiglia”.
17 APR - L’iniziativa coinvolge sul territorio di Latina 11 Istituti comprensivi e diverse associazioni di familiari e pazienti che saranno formati da un team specializzato di operatori sanitari proveniente dalla ASL e dalle Associazioni di pazienti che, oltre sensibilizzare sui temi dell’autismo la comunità fornirà ai docenti e ai familiari tecniche per contrastare le difficoltà scolastiche e di inclusione sociale di cui soffrono i bambini colpiti dalla patologia.
Sarà utilizzata la metodologia
Behavior Skill Trainingche permette un apprendimento facilitato di tecniche di comunicazione e di interazione con la persona autistica anche ai non esperti
Una vera e propria rete che percorre l’intero percorso di vita individuale e sociale attraversando tutti i momenti educativi, a partire dagli insegnanti curriculari di sostegno e coinvolgendo anche la formazione religiosa e parrocchiale per sensibilizzare sull’autismo e sostenere i bambini con disturbi dello spettro autistico nell’intera comunità.
“Abbiamo contribuito alla validazione di questo progetto partecipando anche alla formazione degli operatori e degli insegnanti poiché riteniamo che questo modello presenti caratteristiche di sostenibilità importanti che vorremmo estendere su più larga scala – afferma
Aldina Venerosi, Ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità – Il coinvolgimento di un’intera rete attraverso una partecipazione sinergica ci permette di utilizzare risorse già presenti nella scuola e nel territorio per rispondere ai bisogni complessi che impone questo tipo di patologia. Inoltre questi modelli applicati nel quotidiano, e non in ambienti specialistici o separati, rendono tutta la comunità più preparata a interagire con il bambino permettendogli di aumentare le sue opportunità di apprendimento e le sue possibilità di inclusione sociale”
A sostenere il percorso, soprattutto sul versante della famiglia, con il contributo della Diocesi è il Centro per la Pastorale della Famiglia, che nel progetto ha deciso di coinvolgere parrocchie, associazioni di settore e animatori volontari. “Proprio per supportare le famiglie abbiamo pensato di utilizzare molte delle figure che collaborano con noi e agiscono nelle comunità educative - spiega
Mons. Andrea Manto – Con il nostro contributo vogliamo sottolineare il valore dell’accoglienza e di una presa in carico in continuità tra scuola famiglia e oratorio. L’intenzione è che con la nostra opera, si favorisca un’apertura per l’accoglienza umana e l’inclusione sociale di questa problematica in modo da richiedere, nell’affrontarle, la partecipazione di tutti”
Progettazione di programmi di formazione e di lavoro cooperativo trasversale tra sanità, scuola, e famiglia, per sostenere progetti di presa in carico integrata tra gli ambienti di vita sono da tempo in atto nel territorio pontino “la definizione a livello territoriale di un percorso sanitario per l’assistenza integrata in rete rivolta alle persone con autismo con tutti gli attori coinvolti – afferma
Giorgio Casati, Direttore Generale dell’ASL di Latina - è ormai divenuta un’esigenza prioritaria che permette di superare la frammentarietà degli interventi per un’efficace, appropriata e sostenibile azione di governance”.
17 aprile 2018
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