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Onoterapia e autismo. Partito il primo progetto IdO con 60 bambini

Ad ottobre è anche partita una ricerca scientifica con il dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche e della formazione dell’Università degli studi di Palermo (Unipa) per “costruire uno strumento osservativo specifico che possa aiutare nel comprendere quanto avviene in questa esperienza”.

14 OTT - La terapia mediata con gli asini (Onoterapia) per i bambini autistici. È il nuovo progetto dell’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) per aiutarli a conoscere un’esperienza di tipo sensoriale e propriocettiva.

Il laboratorio coinvolge 60 bambini autistici, dai 3 ai 10 anni, inseriti nel progetto terapeutico evolutivo Tartaruga ed è partito a settembre.

“Al centro dell’onoterapia c’è l’approccio emotivo-relazionale. Un lavoro che stimola lo sviluppo di una percezione di sé e di un altro, in questo caso l’animale, attraverso un’esperienza assolutamente diversa dalla quotidiana relazione con gli individui”. Il valore aggiunto di questo nuovo tipo di terapia “sta proprio nella capacità di stimolare la comunicazione del bambino a livello corporeo, emotivo e relazionale. Infatti, i loro canali emotivo-relazionali e comunicativi si aprono proprio perché il contatto con l’asino produce uno stato rilassante”, spiega Francesca Donaera, psicoterapeuta dell’IdO.

Ad ottobre è anche partita una ricerca scientifica con il dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche e della formazione dell’Università degli studi di Palermo (Unipa), per costruire uno strumento osservativo specifico che possa aiutare nel comprendere quanto avviene in questa esperienza. "Monitoriamo in modo costante, con la collaborazione dei genitori, tutte le impressioni rispetto ai cambiamenti del bambino nella sua quotidianità e relativi all’alimentazione, al sonno e alla relazione con altri”.

Il progetto di Onoterapia e la ricerca con l’Unipa saranno uno degli argomenti trattai al XVII convegno nazionale dell’IdO, a Roma dal 21 al 23 ottobre. I lavori saranno trasmessi gratuitamente in diretta streaming.

L’onoterapia è un’attività emergente che prevede la presenza di più operatori. “Le sessioni sono organizzate in due momenti: una parte a terra ed una sopra l’animale. Si lavora sull’alternanza dei turni, sullo stare in uno spazio (un tondino) con l’animale, oppure impegnati in attività psicomotorie di preparazione al lavoro con l’asino”, spiega Donaera.

Quali sono le reazioni di questi bambini davanti all’asino? “Innanzitutto l’asino rispetto al cavallo ha una taglia più ridotta, è molto più paziente, morbido e lento, tende a un’andatura monotona. Sono tutti elementi facilitatori per il bambino- conclude la psicologa- perché non lo spaventano e ciò facilita l’avvicinamento all’animale. L’asino è un animale che non ha reazioni di fuga e si avvicina via via che il bambino prende più confidenza”.

14 ottobre 2016
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