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Cgil, Cisl e Uil Fpl: “Regione faccia chiarezza sul futuro dell’ex ospedale G. Eastman. Pronti a stato di agitazione”

I sindacati chiedono alla Regione Lazio un intervento di richiamo al Direttore Generale, il quale adotta, a parer loro," atti di riorganizzazione aziendale non finalizzati ad una ottimizzazione dei servizi, ma solamente a tagli". Minacciano che metteranno in campo tutte le azioni di protesta, indicendo immediatamente lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Ospedale

13 OTT - "Ancora una volta il Direttore Generale è latitante - scrivono in un comunicato congiunto Francesco Fabretti (Fp Cgil), Claudio D'angelo (Cisl Fp) e Fabio Ferrari (Uil Fpl) del Policlinico Umberto I -. DIserta l’incontro con le OO.SS e la RSU Aziendali. Dopo le numerose richieste di incontro da parte delle OO.SS. ( risalgono a marzo 2016), ieri , 12 Ottobre,  si è tenuto un incontro, per affrontare la questione dell’OGE. Il Direttore Generale però ha pensato bene di disertare l’incontro mandando una delegazione decisamente deludente e priva di delega a trattare con le OO.SS. e la RSU".

"Le OO.SS. - proseguono i sindacalisti - si sono dichiarate preoccupate da subito del futuro della struttura e del personale che vi lavora. In realtà ci saremmo aspettati, dopo 10 mesi di gestione dell’ospedale G. Eastman da parte del Policlinico, che il Direttore Generale ci illustrasse il piano industriale della struttura Eastman, come previsto dall’accordo sindacale del  27/11/2015 tra Regione Lazio, ex Asl Rm A, Azienda Policlinico e OO.SS. e il DCA 584 del 15/12/2016".

"In particolare - scrivono ancora i sindacalisti -, i programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva e la garanzia delle vulnerabilità dei pazienti in condizioni disagiate, con questa direzione, non sono più garantiti. Servizi che prima della gestione policlinico erano la mission dell’Ospedale G. Eastman. Nel frattempo si è proceduto a : chiudere il reparto degenza, chiudere i laboratori, ristrutturare un reparto per dedicarlo ad assistenza sanitaria prettamente privata, con la realizzazione di stanze a pagamento. Tutto questo ha ridotto le attività sanitarie pubbliche del 50% con il conseguente allungamento delle liste di attesa, oltre a una mancato confronto con le parti sociali".

"Di contro - proseguono i sindacalisti - ai lavoratori dell’Eastman, non viene erogata la stessa retribuzione riconosciuta ai dipendenti del Policlinico Umberto I,  creando lavoratori di serie A e serie B all’interno del Policlinico.   Qualcuno dovrà spiegare a G. Eastman che tutto quello in cui lui ha creduto e realizzato sta diventando una cattedrale nel deserto".

"Pertanto - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - chiediamo alla Regione Lazio un intervento serio richiamando al dovere istituzionale il Direttore Generale. Riteniamo inaccettabile che nessuno verifichi l’operato del Direttore Generale che adotta atti di riorganizzazione aziendale solo di facciata , non finalizzati ad una ottimizzazione dei servizi, ma solamente ad un taglio delle prestazioni sanitarie pubbliche ed al fallimento totale della struttura. Nel frattempo le OO.SS. metteranno in campo tutte le azioni di protesta, indicendo immediatamente lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Ospedale G. Eastman."
 
Lorenzo Proia

13 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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