Al San Filippo Neri di Roma inaugurato il nuovo servizio di emodinamica e l’acceleratore lineare con bunker umanizzato
A tagliare il nastro il presidente della Regione, Francesco Rocca. “Il San Filippo Neri – ha detto Rocca - è stato un punto di riferimento della sanità romana e regionale e deve tornare ad esserlo dopo una stagione difficile. Su questo c’è il massimo impegno della Regione. L’apertura della nuova area di cardiologia interventistica e l’arrivo di due nuovi acceleratori lineari sono un ottimo segnale anche sull’utilizzo dei fondi del Pnrr”.
04 LUG - Cerimonia di inaugurazione ieri, al San Filippo Neri di Roma, del nuovo servizio di Emodinamica e del nuovo acceleratore lineare, alla presenza del presidente della Regione Lazio,
Francesco Rocca, del commissario straordinario della ASL Roma 1,
Giuseppe Quintavalle, del direttore sanitario e amministrativo della ASL Roma 1,
Gennaro D’Agostino e
Roberta Volpini e di tutte l’equipe dei reparti di cardiologia e radioterapia.
Il servizio di Emodinamica è stato completamente rinnovato sia dal punto di vista tecnologico che impiantistico. Oggi la nuova sede di circa 600mq si colloca in altra area dell’ospedale ed è munita di due nuove sale di ultima generazione e di una sala di attesa/risveglio per i pazienti.
Tutte le sale dispongono delle più moderne tecnologie che consentono un approccio integrato per la visualizzazione delle coronarie, integrando nei maxischermi le immagini angiografiche con quelle dell’ecografia, dell’OCT (tomografia a coerenza ottica) o della TAC coronarica, con una migliore visualizzazione delle coronarie e degli stent impiantati. I nuovi angiografi ed i nuovi software consentiranno un minore assorbimento di radiazioni da parte del paziente e degli operatori mentre i due poligrafi che consentiranno il monitoraggio emodinamico del paziente.
“La Radioterapia della ASL Roma 1 – spiega una nota - è al centro di un articolato aggiornamento tecnologico, necessario visto il grandissimo numero di prestazioni annue (circa 40.000). Questo del San Filippo è il primo degli acceleratori lineari di ultimissima generazione assegnati dalla Regione Lazio alla ASL Roma 1 con i Fondi del PNRR. L’apparecchiatura è uno tra i sistemi più avanzati sul mercato mondiale per la radioterapia oncologica (per i pazienti con metastasi addominali, tumori inoperabili del fegato, del pancreas e del polmone, e per il trattamento con precisione sub-millimetrica dei tumori cerebrali) e permette di erogare radiazioni in dosi mirate e molto elevate in pochi secondi risparmiando, contemporaneamente, gli organi sani limitrofi al tumore, riducendo i tanti temuti effetti collaterali. È stato tenuto conto anche dell’aspetto emotivo, vista la tipologia di pazienti in trattamento, ospitando il nuovo sistema in un bunker umanizzato grazie all’introduzione di moderne tecnologie sonore e illuminotecniche. Il secondo acceleratore verrà installato nel mese di agosto”.
Il presidente Francesco Rocca ha quindi voluto sottolineare l’impegno della Regione per il futuro dell’ospedale. “Il San Filippo Neri – dichiara nella nota - è stato un punto di riferimento della sanità romana e regionale e deve tornare ad esserlo dopo una stagione difficile. Su questo c’è il massimo impegno della Regione. L’apertura della nuova area di cardiologia interventistica e l’arrivo di due nuovi acceleratori lineari, fondamentali per il trattamento dei pazienti oncologici, sono un ottimo segnale anche sull’utilizzo dei fondi del PNRR”.
Rocca ha poi fatto sapere che si è al lavoro anche sul Pronto Soccorso, “con un investimento importante, di circa 7 milioni di euro, per ridare dignità a pazienti e operatori, tracciando un percorso di rinascita di questo ospedale così importante non solo per Roma ma per tutta Regione”.
“Questo è un momento importante per un ospedale così vicino al territorio – aggiunge Il commissario
Giuseppe Quintavalle - Abbiamo grandi professionisti e ottimi numeri per quanto riguarda le performance, da adesso i pazienti avranno a disposizione anche un servizio di emodinamica all’avanguardia, delle sale ibride, in grado di cambiare rapidamente il setting operatorio, e una radioterapia con un sistema tra i più avanzati sul mercato mondiale”.
L’intervento dell’emodinamica è stato realizzato mediante i fondi di investimento ex Art. 20 della L.67/88 per 1.395.148 euro e fondi aziendali per 1.220.000 euro iva inclusa. Mentre l’acceleratore è stato acquistato con fondi del PNRR per un importo di 2.017.353 euro iva inclusa.
04 luglio 2023
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