Poveri e fragili. Regione, Ao San Camillo e Comunità Sant’Egidio firmano protocollo
L’accordo estende e approfondisce una collaborazione esistente già da qualche anno per i programmi di cura in Africa. L’obiettivo è concentrare l’attenzione sulla popolazione fragile e povera della città di Roma promuovendo insieme campagne di screening, prevenzione e diagnosi, vaccinazioni e attività di consulenza ambulatoriale effettuata a titolo volontario dal personale medico del San Camillo – Forlanini presso i centri della Comunità diffusi sul territorio.
27 SET - L’assessore alla Sanità della Regione Lazio,
Alessio D’Amato, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo,
Narciso Mostarda, e
monsignor Vincenzo Paglia, consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio, hanno firmato un protocollo d’intesa a favore delle persone in condizione di povertà e di fragilità.
L’accordo, spiega una nota, “estende e approfondisce una collaborazione esistente già da qualche anno per i programmi di cura in Africa, che hanno garantito in questi anni missioni di medici specialisti e l’utilizzo della telemedicina in diversi Paesi africani dove è attivo il Programma Dream della Comunità di Sant’Egidio. Il protocollo d’intesa, nato anche da una proficua collaborazione durante la pandemia da Covid-19, rappresenta un modello di forte partenariato che intende concentrare l’attenzione sulla popolazione fragile e povera della città e che richiede nuove forme di collaborazione di eccellenza tra strutture pubbliche e private del mondo no profit”.
Sono previste azioni comuni a Roma a beneficio di persone fragili e povere, quali campagne di screening, prevenzione e diagnosi di malattie croniche e oncologiche, interventi per la prevenzione di malattie infettive, come le vaccinazioni, attività di consulenza ambulatoriale effettuata a titolo volontario dal personale medico dell’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini presso i centri della Comunità diffusi sul territorio.
“Un accordo importante che rafforza l’impegno comune con la Comunità di Sant’Egidio per garantire l’assistenza sanitaria della popolazione in condizioni di fragilità e verso i più bisognosi. Il Covid ha rappresentato uno spartiacque e ci ha insegnato che dobbiamo cambiare i modelli di assistenza per riuscire ad intercettare sul territorio le persone che altrimenti non riuscirebbero ad accedere ai servizi” ha commentato l’Assessore
Alessio D’Amato.“Siamo in una fase storica complicatissima — sottolinea
Narciso Mostarda, Dg del San Camillo - Forlanini —, che sta determinando un incremento esponenziale delle persone con fragilità, che faticano a soddisfare i bisogni primari. Per questo occorre sviluppare percorsi sociosanitari che consentano di intercettare subito, sul territorio, chi non riesce ad accedere ai servizi essenziali. La sinergia con Sant’Egidio è già in corso nei Paesi in via di sviluppo, ma oggi è appunto necessario estenderla alla realtà cittadina. Il protocollo procede in questa direzione e consolida il San Camillo come riferimento per la sanità pubblica e l’accesso universale alle cure”, dice Mostarda.
Il protocollo d’intesa, per Monsignor Paglia, "rappresenta un importante passo in avanti nella collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio, la Regione Lazio e l’Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini nelle azioni congiunte a supporto della popolazione fragile e povera della città: anziani, senza dimora e migranti. I risultati eccellenti già ottenuti negli anni passati nella collaborazione per la formazione e il supporto al Programma DREAM in Africa e, lo scorso anno, durante la Pandemia da Covid-19 nel promuovere un Hub Vaccinale destinato alle popolazioni fragili, hanno messo in luce come sia vitale e fondamentale questa alleanza. La firma odierna rafforza tale collaborazione e rappresenta un modello”, conclude Mons. Paglia.
27 settembre 2022
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