Medici stranieri. Foad Aodi: “La presentazione della certificazione linguistica deve essere prorogata al prossimo 1 novembre”
L'Associazione plaude alla proroga decisa dal Miur ma chiede un passo in più: “La scadenza stabilita al prossimo 8 luglio, non consente per questioni burocratiche, di poter presentare nei tempi richiesti l’autocertificazione che attesta il conseguimento dell’esame di Livello C1 per valutare la conoscenza della lingua italiana”.
07 MAG - “Il termine di scadenza dell’8 luglio per presentare un’autocertificazione attestante il conseguimento dell’esame Livello C1 del Quadro Comune Europeo delle Lingue (Qcer) non è idoneo ad ottenere il certificato corrispondente al livello della Lingua C1, dato che gli enti a livello nazionale hanno una tempistica di rilascio del certificato che supera i 30 giorni lavorativi dalla data dell’effettuarsi dell’esame. Pertanto, alla luce di quanto detto, a nome di tutti i laureati all’estero si chiede di prorogare il termine per la presentazione da parte dei candidati della certificazione linguistica all’1novembre”.
È quanto ha dichiarato
Foad Aodi, Fondatore Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) e Consigliere Omceo Roma e Coordinatore Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e Area Abilitazione dell’Omceo di Roma che ha anche ringraziato il Ministero
Bussetti e il Vice Ministro
Fioramonti del Miur per la tempestiva nota riguardo l’art 4 commi 3,4,5 del bando di concorso n.859/2019, il Presidente della Commissione Sanità del Senato
Pierpaolo Sileri, la Fnomceo e l’Ordine dei Medici di Roma per il lavoro svolto a favore del diritto dello studio.
“I medici stranieri appartenenti al Dipartimento Giovani Amsi hanno espresso il loro riconoscimento verso tutti quelli che hanno contribuito e lavorato per la soluzione del problema – ha spiegato – e chiedo a nome loro di fornire ulteriori dettagli in merito ai laureati all’estero e la scadenza del prossimo 8 luglio. Speriamo in un cortese riscontro anche dalla Fnomceo e gli ordini dei medici per risolvere il problema suddetto in quanto tutti i medici laureati all’estero con titolo equipollente in Italia che si sono iscritti a un determinato Ordine dei medici hanno fatto un esame di lingua italiana”.
07 maggio 2019
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