Croce Rossa. Domani sit-in sindacati davanti a ministero Salute
Sette sigle sindacali si mobiliteranno insieme domani, 29 novembre, per contestare la bozza di decreto sul riordino della CRI licenziata lo scorso 11 novembre dall’Esecutivo uscente che, tra le altre cose, mette a rischio 2.000 posti di lavoro.
28 NOV - “No alla bozza di riforma. Il nuovo governo ci convochi”. Questo il messaggio di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa Sinadi Fialp-Cisal Usb Ugl-Intesa che domani, unitariamente, daranno vita a un sit-in davanti al ministero della Salute e a presidi nelle piazze principali dei capoluoghi di regione per manifestare la loro preoccupazione per il futuro della Croce Rossa Italiana.
“In base alla bozza di decreto sul riordino della CRI licenziata lo scorso 11 novembre dall’Esecutivo uscente, ben 2.000 addetti rischiano di perdere il loro posto di lavoro e l’Ente nel suo complesso viene drasticamente ridimensionato, con la previsione di una privatizzazione dei Comitati provinciali e locali che diminuirebbe le attuali garanzie quanto a capacità operativa e trasparenza della gestione. Le prevedibili conseguenze che una tale proposta avrebbe, se attuata, riguardano non soltanto il futuro occupazionale degli operatori, ma lo stesso standard del servizio offerto”, spiegano i sindacati in una nota.
Per questo le organizzazioni sollecitano un “confronto urgente con i decisori politici, con l’obiettivo di riformulare un testo, coinvolgendo concretamente le parti sociali, per la condivisione di un progetto di riforma con la tutela tanto dei lavoratori quanto dei cittadini”.
28 novembre 2011
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