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Farmaci. Linee guida per la sicurezza sul lavoro nella distribuzione intermedia


Elaborate dall’Associazione distributori farmaceutici (Adf), con il patrocinio dell’Afi (Associazione Farmaceutici Industria) e la collaborazione della Società Certiquality. Un’iniziativa che, “testimonia la sensibilità e responsabilità della aziende anche sotto il profilo culturale e sociale”, afferma l’Adf.

18 NOV - Raccolte in un Manuale tutte le specifiche linee guida per la sicurezza sul lavoro nella distribuzione intermedia elaborate dall’Associazione distributori farmaceutici (Adf), con il patrocinio dell’Afi (Associazione Farmaceutici Industria) e la collaborazione della Società Certiquality. Un’iniziatva che nasce dalla consapevolezza dell’importanza di un tema come quello della sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha suscitato anche la preoccupata attenzione della Presidenza della Repubblica. Un tema che riguarda gli imprenditori e i dipendenti, e azioni normative che hanno delineato responsabilità e conseguenti sanzioni a carico delle imprese.
“L’iniziativa dell’Adf – ha spiegato Carmelo Riccobono, presidente dell’Associazione, presentando nei giorni scorsi il Manuale presso l’Università Roma Tre - testimonia la consapevolezza delle aziende distributrici del farmaco di operare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro, mentre la scelta della sede dell’Università Roma Tre è segno palese dell’esigenza che il mondo della cultura e quello del lavoro hanno d’incontrarsi e di collaborare fra loro sempre più strettamente, testimoniando la sensibilità e responsabilità delle nostre Aziende anche sotto il profilo culturale e sociale, nel momento stesso in cui viene data importanza non solo agli aspetti propri dell’attività: logistica, organizzazione, qualità degli investimenti e dei processi operativi, ma anche alle condizioni in cui tutto ciò avviene”.

Nel corso dei lavori sono stati forniti alcuni dati statistici sul fenomeno degli infortuni sul lavoro: oltre 800.000 infortuni, di cui 1.000  mortali, corrispondenti a 45,4 miliardi di euro di costo per la collettività, pari al 3.2% di incidenza sul Pil. E’ inoltre stato evidenziato come sia interessante mettere in correlazione gli investimenti in sicurezza e il costo della non sicurezza attraverso la spesa in innovazione e in ricerca e sviluppo. A tal proposito è stato ricordato lo uno studio effettuato dal Centro Europeo di Ricerche e dall’Inail dal quale emerge che l’innovazione tecnologica va di pari passo con la riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni e quindi sul costo della non sicurezza. L’Inail riduce il premio assicurativo alle imprese che adottano un sistema di gestione della sicurezza accreditato Accredia conforme alla norma BS OHSAS 18001 e ha aumentato le percentuali di sconto. Per le aziende fino a 100 addetti si va dal 18% al 30% e aggiungendo le riduzioni per andamento infortunistico si arriva a superare il 50% di riduzione del premio annuo. Spesso la riduzione del premio ripaga completamente il costo della certificazione.
 

18 novembre 2011
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